Festival Economia, cosa vi siete persi

Festival Economia, cosa vi siete persi

di Lucio Gardin

Oggi chiude l'undicesimo Festival dell'Economia. Per cinque giorni Trento ha pullulato di personalità. Poteva succedere di bere un cappuccino e trovarsi accanto un premio Nobel, o di girarsi per prendere lo zucchero e trovarsi Susanna Camusso (per par condicio). Era prevista anche la Merkel, ma ha dovuto rientrare in Germania di fretta perché aveva lasciato il cancelliere aperto. Tanti gli incontri (circa 7.850 al giorno), con il picco ieri alle ore 15 quando ci sono stati nove convegni in contemporanea. Per fortuna non tutti nella stessa aula. Ma ecco alcuni appuntamenti particolarmente interessanti. 

Giovedì alle ore 15.30 c'è stato un dibattito dal titolo «Dove va il lavoro?». La risposta è arrivata alle 17 da Piazza Dante: «Qua non l'abbiamo visto».
Giovedì alle 20.30 presso il cinema Modena si è proiettato il film «La grande scommessa». In pratica la storia della carriera politica di Mauro Ottobre.
Venerdì alle 11 interessante incontro dal titolo «come garantire un futuro all'unione monetaria?». Dopo un'attenta analisi, è emerso che l'unica soluzione è rapinare la Bundesbank.
Venerdì alle 11.30 ho commesso una gaffe, perché sono andato al dipartimento di sociologia con sacco a pelo e tenuta da concerto. Poi mi hanno spiegato che il titolo dell'incontro «Est Ovest Nord Sud», non c'entrava niente con la famosa canzone degli 883.
Sabato alle ore 10.30 interessante dibattito: «Il Sud d'Italia è un luogo su cui puntare o una zavorra per la ripresa economica?». L'incontro è iniziato con due ore di ritardo perché i relatori del Sud prima di mezzogiorno non volevano vedere nessuno.
Sabato alle ore 11 si è parlato di fuga dei cervelli all'estero. Mario Balotelli tornerà al Liverpool.
Sabato ore 18. Al dipartimento di Sociologia la domanda era «Come trarre beneficio dall'immigrazione». La risposta era la più breve di tutto il Festival: si chiama caporalato.
Domenica alle 15. Convegno dal titolo «Chi sono i senza casa». Saranno mostrate foto di alcuni camperisti e, una volta per tutte, sarà spiegato il motivo per cui non superano mai i 48 chilometri all'ora.
Infine il festival si chiuderà stasera alle 18.30 col dibattito dal titolo «Sarà davvero stagnazione secolare?». L'incontro si terrà presso le celle frigorifere del salumificio Segata di Sopramonte. Se non sarà stagnazione, sarà glaciazione. I partecipanti rimasti vivi saranno scongelati il 2 giugno 2017 in occasione della prossima edizione del Festival, dal titolo «I luoghi del disgelo».

www.luciogardin.it

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