Perché la febbre? Perché si danno troppi farmaci?

Dino Pedrotti

Sul tema della scorsa settimana (“troppi farmaci ai bambini”), abbiamo letto sul blog due commenti molto importanti.

Il primo è di una mamma (30.07) che scrive giustamente: “la tendenza ad impasticcare i bambini è più un problema di madri ansiose che delle patologie dei pargoli. Perché ha la febbre nessuno se lo domanda”.

Insisterei su questa ultima importante affermazione. La febbre (lo sappiamo solo da pochi decenni) non deve essere vista come un fatto da eliminare, ma come una reazione positiva ad un’infezione: l’organismo si difende con sostanze attive più a 38°-39° che non a 37°. Deve essere quindi un imperativo rispettare la febbre (almeno fino a 39°) e osservare più il comportamento del bambino che quello del termometro (pag. 81 del libro Bambini sani e felici). L’antifebbrile si dà solo oltre i 39° (o come antidolorifico, se necessario).

Il secondo commento positivo (2.08) è stato quello del pediatra Giuseppe Dematté, che attribuisce l’eccesso di prescrizioni anzitutto ad una “medicina difensiva”.

Quando tempo fa abbiamo letto sul giornale che è morto un bambino di meningite fulminante, è stato subito rimarcato che era stato visitato dal pediatra il giorno prima e lasciato senza terapie: e quindi ad alto rischio di denuncia. Per questo (ma anche per avere più guadagni) si arriva in certe zone d’Italia al 60% di nati da taglio cesareo… E poi ci sono medici superficiali: per prescrivere un antibiotico impiegano pochi minuti, mentre impiegano molto più tempo a non prescriverlo (devono spiegare ai genitori il perché e seguire poi nel tempo la malattia). E poi, scrive Dematté, ci sono pazienti “impazienti” che “comprano salute anziché costruirla”, persone che non studiano i problemi di salute.

A nome dei bambini (i più diretti interessati), insisto nell’invitare i genitori “responsabili” a studiare e a saper fare scelte tra tre comportamenti: 1, impositivo – 2, superficiale – 3, razionale, aggiornato, positivo. Tutto il libro Bambini sani e felici presenta “300 risposte a 100 domande, per genitori che sanno contare fino a tre…”. Come già scritto, basta richiederlo con mail (e indirizzo postale) a dinopedrotti@libero.it: un omaggio delle Casse Rurali trentine e degli Amici della Neonatologia trentina.

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