Criminalità / Veneto

In un canale in secca vecchie casseforti, forse della Mala del Brenta

A segnalarlo è stato un pescatore della zona. Data la difficoltà dell'operazione, le quattro casseforti non sono ancora state recuperate. Alcune presentano i segni della forzature, eseguite probabilmente con fiamma ossidrica o flessibile

PADOVA. Quattro vecchie casseforti, corrose dall'acqua e dalla ruggine, sono state scoperte abbandonate sul fondo in secca dell'idrovia (mai completata) Padova-Venezia, nel territorio di Vigonovo (Venezia).

Secondo le prima ipotesi, potrebbero essere i forzieri di cui si era disfatta dopo le rapine la banda di Felice Maniero, che in una zona poco lontana, sul Brenta, faceva sparire anche le auto usate per i raid criminali; vetture alcune delle quali erano state ripescate con le carrozzerie crivellate di colpi d'arma da fuoco.

Visto lo stato di incrostazione, i vecchi forzieri potrebbero essere stati gettati nel fiume artificiale anche più di 30 anni fa, quando nel Veneto imperversava la Banda della Riviera del Brenta, con clamorose rapine e conflitti a fuoco.

La scoperta degli armadi blindati è stata resa possibile dalla siccità, che ha scoperto parte del fondo dell'idrovia. A segnalarlo è stato un pescatore della zona. Data la difficoltà dell'operazione, le quattro casseforti non sono ancora state recuperate. Alcune presentano i segni della forzature, eseguite probabilmente con fiamma ossidrica o flessibile.

comments powered by Disqus