Mario Draghi incontra le parti sociali. Grillo: ministero per la transizione ecologica

Dopo essere stati ricevuti dal premier incaricato Mario Draghi nell’ambito delle consultazioni per la formazione del nuovo governo, le forze politiche fissano i propri paletti in vista della presentazione della squadra e del programma dell’esecutivo.

Il garante del movimento Cinque stelle, Beppe Grillo, torna a chiedere l’istituzione di un «super ministero per la transizione ecologica».

È una delle condizioni dei pentastellati, che nel frattempo ufficializzano la sospensione della votazione on line sulla piattaforma Rousseau chiamata a decidere sul sostegno al governo.

«Io gli (a Mario Draghi, ndr) ho proposto una cosa che succede in Francia, in Spagna, nel mondo, in Cina, in tutte le parti se vogliamo dare una prospettiva diversa dobbiamo fare il ministero della Transizione ccologico sostenibile, dove il ministero della Finanza, dell’Economia Sostenibile, insieme al Ministero dell’Ambiente e a quello dell’Energia convergono in un settore dove ci saranno due o tre persone scelte, una da noi, due da lui, di grande, di grosso spessore che filtreranno tutti gli investimenti futuri di questo Paese», si legge in un passaggio del post, pubblicato nella notte, che ripercorre l’intervento video di ieri sera di Beppe Grillo.

Nel frattempo, nel M5S, si attende il «segnale» da parte del premier incaricato che possa sbloccare l’impasse in cui sembra essere bloccato il Movimento, dove ancora forte è la fronda dei «no» al nuovo governo e prende tempo.

Una scelta che non convince Italia Viva: «Mi auguro che l’esecutivo possa partire il prima possibile, non possiamo attendere i tempi della piattaforma», dice Maria Elena Boschi.

Quasi contemporaneamente, Matteo Salvini fa sapere di aver incontrato Silvio Berlusconi a villa Grande, la nuova residenza romana del Cavaliere.

I due leader «si sono confrontati sulla situazione politica e sui contenuti delle proposte presentate a Draghi», ribadendo «la ferma volontà di dare un contributo, con senso di responsabilità e senza porre alcun veto per risollevare il Paese».

Toccherà ora al presidente del Consiglio incaricato fare una sintesi delle diverse posizioni, dopo aver ultimato le consultazioni con le parti sociali in agenda nella giornata di oggi. A farsi sentire è prima di tutto Confindustria, con il presidente Carlo Bonomi: «Abbiamo espresso il nostro più convinto sostegno, nella vera speranza che il consenso parlamentare riservato al programma sia ampio e solido, perché c’è davvero molto da fare, e bisogna farlo presto e bene».

In mattinata, inoltre, l’ex numero uno della Bce ha incontrato i rappresentanti degli enti locali. «Massima collaborazione» al premier incaricato è stata assicurata da Stefano Bonaccini, presidente della conferenza delle Regioni. A fargli eco è Antonio Decaro, presidente dell’Anci, che offre la disponibilità dei centri estivi «per dare modo di recuperare il gap» della formazione scolastica avvenuto a causa del Covid. Dalla delegazione dell’Abi arriva invece la richiesta di non interrompere anzitempo «i provvedimenti eccezionali che in questi mesi sono stati varati a sostegno dell’economia produttiva, con prestiti garantiti e moratorie».

[Yasmin Inangiray, Ansa]

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