Sale di notte sul treno fermo: folgorato dall'alta tensione, diciottenne gravissimo

VERONA - Si è arrampicato per gioco su un vagone fermo e per errore ha toccato uno dei cavi che alimentano l’energia elettrica: è in gravissime condizioni all’ospedale un 18enne vicentino rimasto folgorato la scorsa notte dopo essere salito su un vagone ferroviario a Verona, nei pressi della stazione di Porta Vescovo.

La Polfer ha confermato che ci sarebbe una bravata all’origine della tragedia, già accaduta in passato in varie zone d’Italia. Nello stesso punto dell’incidente di oggi e con le stesse modalità, nel luglio 2019 rimase seriamente ferita una 15enne. La ragazzina aveva camminato avanti e indietro sul tetto di un treno, senza accorgersi della presenza dell’alimentazione elettrica.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, il ragazzo era in compagnia di un gruppo di amici, tutti appassionati di calcio, e stava partecipando ad una festa in una casa che fiancheggia la ferrovia. All’improvviso, verso le 3 di notte, è uscito dall’abitazione e ha scavalcato la recinzione che delimita la linea ferroviaria per arrampicarsi su uno dei vagoni fermi sui binari di via Galilei, nel quartiere di Porto San Pancrazio, nell’area delle Ferrovie dello Stato di pertinenza della stazione di Porta Vescovo.

Ha toccato uno dei cavi che alimentano l’energia elettrica ed è stato investito dalla scossa: cadendo a terra ha battuto con violenza la testa riportando un trauma cranico. Sono stati gli stessi amici a dare l’allarme, facendo intervenire i sanitari del 118 che poi hanno allertato la Polizia ferroviaria. Sul posto anche i Carabinieri e i Vigili del fuoco.

Il 18enne, che risiede nel veronese, ora è intubato in condizioni giudicate molto serie nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Borgo Trento. Nelle prossime ore saranno sentiti tutti gli amici del giovane, per tentare di ricostruire nei dettagli la dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. Sembra peraltro sempre più accreditata la tesi che si sia trattato di un gioco di gruppo in una situazione di estremo pericolo. Non è escluso che altri giovani siano saliti sopra una carrozza ferroviaria.

Utili a ridisegnare quanto successo le parole di un vicino di casa. «Forse con il buio non si è accorto che i fili erano molto bassi - spiega - . Ho sentito all’improvviso i ragazzi mettersi a strillare e chiedere aiuto».

Viene escluso dall’uomo che la festa fosse degenerata. «Non erano alterati - puntualizza - avevano solo paura per quanto era accaduto. Hanno fatto una bravata ma erano lucidi. Li conosco, sono ragazzi seri».

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