Frasi sessiste: è scontro nella Lega trentina Il segretario del partito Bisesti e il presidente Savoi in posa davanti alla torta con la scritta: «W la f...»

di Matteo Lunelli

È bufera politica. Ma la notizia è che non si tratta di un “classico” e “normale” scambio di opinioni tra maggioranza e opposizione: questa volta il “cartellino giallo” arriva dall’interno. Un assessore della Lega che critica gli esponenti della Lega.

Stefania Segnana, infatti, si dissocia da frasi e comportamenti dei suoi colleghi leghisti, rivolgendosi probabilmente sia al suo presidente di partito sia al suo segretario di partito: «I commenti che hanno generato il dibattito di queste ore sono certamente fuori luogo e censurabili: il rispetto fra uomini e donne deve essere coltivato ogni giorno, e richiede il massimo della sensibilità da parte di tutti, a partire dalle piccole cose. Auspico fortemente un surplus di impegno per rafforzare quella cultura del rispetto per la quale continueremo a lavorare». Insomma, una strigliata e un lavaggio di capo non usuali. E anche la dimostrazione, visto che la critica e la censura arriva dall’interno, che gli esponenti leghisti sono scivolati su una buccia di banana.

Ma per capire le frasi di Segnana è necessario fare un passo indietro e spiegare i due episodi, diversi ma legati tra loro. Mercoledì sera in val di Fiemme si è svolta una festa, a carattere privato: presenti i tesserati della Lega della zona, ma anche una serie di rappresentanti delle istituzioni, dall’assessore e segretario del primo partito del Trentino Mirko Bisesti fino al consigliere provinciale e presidente Alessandro Savoi per arrivare al consigliere Gianluca Cavada. Qualche discorso politico, qualche brindisi e le solite foto ricordo: alla fine, però, spunta anche una torta per festeggiare il signor Renzo, uno degli attivisti. E fino a qui, ci mancherebbe, nulla di male e ovviamente nulla di politicamente rilevante. Se non che sulla torta oltre alla scritta “W la Lega”, ne compare un’altra: “W la F...”, con una serie di puntini di sospensione, molti di più rispetto alle tre lettere (presumibilmente) mancanti.

E anche fino a qui, tuttosommato, nulla di male: se non che in posa, sorridenti con pollicione verso l’alto, ci sono anche un assessore, un presidente e un consigliere, appunto Mirko Bisesti, Alessandro Savoi e Gianluca Cavada. L’immagine non è privata: diventa pubblica nel momento stesso in cui Cavada la posta su Facebook. Apriti cielo: l’immagine inizia a girare sui social network, tanti dell’opposizione notano quella scritta e in tanti l’associano a quello che era accaduto solo 24 ore prima, martedì mattina, quando lo stesso assessore Mirko Bisesti aveva partecipato alla conferenza stampa con la collega Stefania Segnana per presentare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, nella quale veniva ribadita l’importanza del linguaggio di genere e del rispetto.

Sui social la discussione si fa incandescente: i leghisti e gli organizzatori della festa “difendono” la foto, sostenendo che si tratta di normale e legittima goliardia. Nella discussione interviene anche il presidente Alessandro Savoi, che prima liquida i giornalisti che avevano riportato la fotografia con un «Siete solo dei poveracci». Che non sarà elegante, ma con un po’ di sforzo può essere letto come una leggitima critica. Un post sotto, tuttavia, Savoi rincara: «Culatoni». E a questo punto il diritto di critica e la discussione dialettica vengono meno. E si torna a pensare alle frasi della Lega del giorno prima: l’importanza del linguaggio, il rispetto del prossimo, il sensibilizzare l’opinione pubblica. Vedremo se la strigliata della Segnana basterà a far “tornare nei ranghi” presidente e segretario.

I post sopra le righe di Alessandro Savoi, presidente della Lega Nord Trentino

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