Battiston rimosso dall'Asi Tensione tra M5s e Lega

Il fisico trentino Roberto Battiston non è più il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). La revoca dell’incarico è arrivata oggi direttamente dal ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Marco Bussetti, e a renderla nota è stato lo stesso Battiston con un tweet. «Oggi - ha scritto - il Ministro Bussetti con mia sorpresa mi ha comunicato la revoca immediata dell’incarico di Presidente Asi.
È il primo spoil system di Ente di Ricerca». Poi un «grazie alle migliaia di persone con cui ho condiviso quattro anni fantastici di spazio Italiano».

Nessuna voce ufficiale dal ministero, dove si apprende che la revoca della nomina sarebbe stata decisa dopo una verifica formale sulle modalità in cui è avvenuta: firmata il 7 maggio scorso dall’allora ministro Valeria Fedeli, con un governo che il 4 marzo aveva perso la fiducia degli italiani e agiva in ordinaria amministrazione. Da parte del ministero, sempre a quanto si apprende, si rileverebbe che la nomina di Battiston non sia stata sottoposta al parere preventivo e obbligatorio del Comitato interministeriale per le politiche relative all’aerospazio. Nel frattempo comincia a circolare il nome dell’ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana, generale Pasquale Preziosa, per la presidenza dell’Asi. Un nome sul quale il M5S esprime forti dubbi, facendo trapelare di non essere stati consultati sulla sostituzione.

Le tensioni interne al Miur erano venute alla luce subito dopo il tweet di Battiston, quando il viceministro alla Ricerca Lorenzo Fioramonti aveva detto, anche lui in un tweet, di avere appreso la notizia dai social media e ha rilevato che «non sarebbe male se decisioni che attengono allo sviluppo ed alla leadership del sistema di ricerca in Italia si condividessero anche con il Vice Ministro, visto che si è occupato di ricerca scientifica per anni».

Numerosi i commenti politici critici nei confronti della decisione, da Nicola Fratoianni (Liberi e Uguali), Giordano Masini (+Europa), Camillo d’Alessandro e Simona Malpezzi(Pd). La considera invece un atto dovuto Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia). Il presidente della Commissione Cultura del Senato, Mario Pittoni (Lega) ha affermato che «a breve» il governo «procederà alla designazione di un profilo di altissimo livello».

Dal mondo internazionale, dove l’Italia dello spazio ha conquistato un peso importante durante la presidenza di Battiston, la prima voce è stata quella del direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Jan Woerner. In un tweet dal suo profilo privato ha scritto: «sono molto dispiaciuto che Battiston stia lasciando l’Asi, grande apprezzamento per il suo lavoro». La revoca del mandato di Battiston arriva in un momento cruciale per lo spazio europeo, che il 25 ottobre si è riunito a Madrid in vista della Conferenza Ministeriale dell’Esa del 2019.

In quell’occasione alla guida della delegazione italiana c’era Stefano Gualandris, consigliere giuridico economico del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. In seguito alla riforma del settore spaziale italiano, entrata in vigore all’inizio dell’anno, alla Presidenza del Consiglio sono stati attribuiti direzione e coordinamento delle politiche spaziali e aerospaziali e in settembre, sempre presso la Presidenza del Consiglio, è diventato operativo il Comitato Interministeriale per lo spazio presieduto da Giorgetti.

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