Francia, scontro Macron-Le Pen L'ex ministro fischiato dagli operai

"Io sto qui tra voi, lui se ne sta al riparo a mangiare rustici". "La chiusura delle frontiere è una promessa menzognera, vi scongiuro, non credetele!". Nel parcheggio della fabbrica in disarmo Whirlpool ad Amiens è successo di tutto oggi fra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, tra fischi (per l'ex ministro), spintoni, cori e un denso fumo nero che si levava da un falò di pneumatici.

Intanto, Jean-Luc Melenchon, leader della sinistra radicale arrivato quarto domenica scorsa, conferma di non voler tenere fede alla tradizione della gauche, fedele al Fronte repubblicano in caso di presenza al ballottaggio di un esponente dell'estrema destra, ed ha annunciato che non dirà per chi voterà.

Fedele al suo personaggio e ad una campagna elettorale dove gioca il tutto per tutto, Le Pen ha provato a sferrare un colpo basso senza precedenti durante una campagna presidenziale: ha teso un agguato mediatico a Macron, che aveva in programma una complicata visita sul sito della Whirlpool di Amiens, e si è presentata fra gli operai del sito, nella città natale dell'avversario.

Tutto questo mentre il leader di 'En Marche!' era in un locale della Camera di commercio, impegnato ad un tavolo con i rappresentanti sindacali della Whirlpool, minacciata di chiusura. Applausi fra operai e qualche simpatizzante al seguito, qualche coro "Marine, presidente", ma soprattutto le telecamere che - dal centro di Amiens - si sono spostate a frotte per riprendere il proclama della Le Pen: "Sono qui dove devo essere - ha detto la candidata Fn - e non al riparo in qualche locale a mangiare rustici". Presentandosi ancora una volta come la candidata dei lavoratori e degli emarginati, Marine ha sostenuto di aver "deciso di venire dopo aver saputo che Macron, con disprezzo, non avrebbe incontrato qui gli operai". "Madame Le Pen, dunque - ha reagito Macron al termine della riunione - è venuta qui perchè ci venivo io. Benvenuta. Ma lei non ha capito come funziona il paese, e non abbiamo nè le stesse ambizioni nè gli stessi progetti.

Con i sindacati abbiamo già deciso di andare a parlare con gli operai". Inizio difficile, fischi, spintoni, ma Macron, in giacca e cravatta, non ha mollato: "Vi scongiuro, non credete alla sua promessa di chiudere le frontiere, è menzognera!". Oltre un'ora è rimasto a discutere, a momenti in modo animato. Alla fine, molti hanno apprezzato il faccia a faccia coraggioso e hanno stretto la mano al candidato, che li ha rassicurati.

Lo staff di 'En Marche!' metterà a punto nelle prossime ore la strategia di questi giorni, tenendo conto che con la Le Pen la battaglia è senza esclusione di colpi. Intanto, l'economista Jacques Attali, vicino al movimento, è stato invitato a "tacere" dai consiglieri di Macron: Le Pen ha preso lo spunto da una sua gaffe di questa mattina ("il caso Whirlpool è un aneddoto", ha detto) per scatenare la sua offensiva di Amiens.

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