Cuperlo a Renzi: dimettiti e convoca il congresso

«Al segretario un consiglio fraterno, cerca il bene della tua comunità, dimettiti domani e convoca il congresso».

Lo ha chiesto Gianni Cuperlo nel corso di una affollatissima assemblea della sua componente, nella sede del Pd.
«Così ci potremo misurare tutti - ha aggiunto - non solo Renzi, su una serie di sconfitte».

Nel corso di un lungo intervento dedicato in larga parte all’analisi del trumpismo e ai rischi che questo comporta per tutto l’Occidente, Cuperlo ha esortato, di fronte ad un mondo che cambia, tutto il centrosinistra a ricostruirsi e soprattutto ha auspicato che il Pd si rifondi.
«Per troppo tempo ognuno di noi ha parlato ai propri - ha sottolineato - ma un partito così è destinato a spegnersi presto».

«Se hai a cuore il destino del Pd e della sinistra, per citare Eros ora che si avvicina Sanremo, ‘Fermati un istantè. Non per tutta la vita ma ora costruisci le condizioni per una stagione diversa». Così, tra gli applausi, Gianni Cuperlo si è rivolto al segretario del Pd Matteo Renzi aprendo un’affollatissima assemblea che ha riunito nella sede del Pd esponenti provenienti da tutta Italia della sua componente interna.
«Serve un’alternativa - ha aggiunto Cuperlo - che non può prescindere dal Pd, ma non quello di oggi».


«Penso a un congresso diverso, aperto.
E per il segretario penso a una personalità che si dedica solo a questo, che non fa anche il sindaco, non guida una regione, non fa il premier, non fa il ministro». Un passaggio dell’intervento di Gianni Cuperlo all’assemblea della sua componente.
Cuperlo ha quindi bocciato l’ipotesi di scissione: «In un passaggio simile, l’idea di spezzare un progetto sul quale la sinistra italiana ha scommesso se stessa non rappresenta un balzo in avanti ma un ritorno all’antico». Tuttavia ammette che «ci sono tanti orfani a cui serve una casa», per cui, sottolinea: «La nostra prova è cercare di costruirla». Quindi, ammonisce la segreteria del Pd a non «indossare l’elmetto, combattere ciecamente con il solo appello all’unità», perchè «se il confronto si riduce all’ennesimo duello si va verso una sconfitta storica».ROMA - «Dobbiamo farla finita l’era in cui la formula vincente era ‘mi candidò. Vedo molte personalità che coltivano ognuno il proprio recinto. Ma tutto ciò non verrà compreso dal nostro popolo». Lo afferma Gianni Cuperlo criticando, senza citarle esplicitamente, le tante iniziative sorte a sinistra del Pd.

«Ite anca voi dove volete, ma da un’altra parte...».  È una delle battute del film di Monicelli «L’armata Brancaleone alle Crociate», citata da una clip diffusa in apertura dell’affollatissima assemblea della componente interna al Pd che fa capo a Gianni Cuperlo.

Un modo ironico per criticare ogni iniziativa scissionista, che, nella volontà dei promotori del video rischia di disperdere le forze e dividere mortalmente la sinistra italiana. Sono battute del film citate anche dallo stesso Cuperlo nel suo intervento.

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