Riforma dell'autonomia Gli ecologisti chiedono voce

Una delegazione di rappresentanti di associazioni ambientaliste e animaliste, sia nazionali che provinciali è stata accolta nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio Provinciale, Bruno Dorigatti. I delegati hanno ribadito che non c'è rappresentanza ambientalista nel gruppo dei 25 componenti della Consulta per la riforma dello Statuto di Autonomia, e che le istanze di una consistente parte di cittadini rischiano di rimanere senza risposta. Questo - sostengono in una nota le assciazioni - in un quadro sempre più preoccupante per la tutela dell'ambiente trentino. «Tutto questo e altro ancora - scrivono - ci obbliga a chiedere un deciso cambio di rotta al Governo provinciale».

A Dorigatti hanno proposto «di accompagnare, nei modi che riterrà opportuni, le nostre proposte di collaborazione e partecipazione positiva. La Provincia, con l'acquisizione dell'indipendenza gestionale su ambiente e fauna selvatica, ha anche il potere di vietare la caccia su tutto il territorio provinciale e rinunciare definitivamente alla cementificazione del patrimonio naturale che tutto il mondo ci invidia. Potrebbe, così, riproporsi come laboratorio di idee virtuose e trainanti per la collettività nazionale, dimostrando che "Autonomia Speciale" non è uno strumento per diventare più ricchi degli altri, ma più civili».

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