Sisma, dal Trentino squadre anche per puntellare edifici

La Protezione civile del Trentino è pronta a inviare nelle zone terremotate squadre di vigili del fuoco specializzate nella messa in sicurezza degli edifici.

La Provincia invierà poi gruppi di ingegneri e architetti per effettuare rilievi sugli edifici. Prevista infine la realizzazione di una scuola provvisoria composta da moduli prefabbricati.

«Bisognerà attendere che lo sciame sismico si attenui prima di poter attivare gli specialisti del Nucleo tecnico che avranno il compito di certificare l’agibilità di case e infrastrutture», afferma il responsabile della Protezione civile trentina, Stefano De Vigili.

La Protezione civile del Trentino si organizzerà con quattro squadre operative dei vigili del fuoco permanenti e volontari, che si alterneranno in turni di 48-72 ore. Questa è un’attività per la quale il Trentino vanta una grande specializzazione che è stata ampiamente collaudata nei nell’intervento alla chiesa di Bazzano a seguito del terremoto dell’Aquila. Gruppi di ingegneri ed architetti del Nucleo tecnico della Provincia autonoma di Trento effettueranno poi rilievi sugli edifici al fine di verificare i danni provocati dal terremoto e per poter quindi stimare l’agibilità dell’edificio.

Inoltre il Trentino sta organizzando un nucleo operativo per la realizzazione di una scuola provvisoria composta da moduli prefabbricati che permetterà la ripresa delle lezioni. La scuola sarà realizzata dalle strutture appartenenti al Dipartimento provinciale della protezione civile, con la collaborazione dei vigili del fuoco volontari del Primiero che si occuperanno della realizzazione della copertura dell’edificio per rendere il plesso meno provvisorio e con un miglior impatto psicologico sui ragazzi.

Nel ricordare che non servono donazioni di vestiti e cibo la Provincia di Trento fa presente che a breve sarà sottoscritto un protocollo di solidarietà che coinvolgerà numerosi enti (tra questi le pubbliche amministrazioni, le imprese, i sindacati, le associazioni di volontariato), che provvederà ad istituire un Comitato di controllo affinchè le donazioni dei Trentini trovino una reale ricaduta sul territorio colpito dal sisma.

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