Comuni, saltate le fusioni slittano le unioni di servizi

di Andrea Bergamo

«Il Consorzio delle autonomie locali è sempre stato chiaro sul tema delle gestioni associate. Bisogna essere seri e rispettare le regole». Ad affermarlo è il presidente del Cal, Paride Gianmoena, che chiarisce: «Abbiamo riferito al Servizio provinciale competente le informazioni in nostro possesso, ora tocca all'assessorato assumere ogni decisione in merito».

Di certo la riforma che porta il nome dell'assessore Carlo Daldoss ha attuato una vera rivoluzione in Trentino. Le piccole municipalità sono tenute a scegliere se fondersi con i Comuni confinanti o mantenere l'autonomia di governo del territorio e gestire i servizi all'interno di ambiti fissati da Piazza Dante.

L'unione dei servizi comporta peraltro importanti risparmi di spesa da realizzare entro il 2019.

Per i Comuni nei quali l'ultimo referendum sulla fusione ha avuto esito negativo, la Provincia ha previsto nuovi termini entro i quali avviare le gestioni associate obbligatorie. I progetti naufragati sono stati due in val di Fiemme, uno in Valsugana, tre in val di Non, uno in val di Sole e uno anche nell'Alto Garda.
Entro il 30 novembre dovrà essere elaborato un progetto di riorganizzazione comunale, ed entro fine 2016 dovranno essere sottoscritte le convenzioni relative ad almeno due servizi. Per quanto riguarda infine le altre funzioni, le convenzioni dovranno essere attivate entro il primo luglio 2017.

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