Energia, pacchetto Ue per rafforzare l'unione

La commissione europea ha presentato oggi un pacchetto in materia di sicurezza energetica con le proposte necessarie per preparare l’Ue alla transizione energetica globale e a possibili interruzioni dell’approvvigionamento energetico.

Il pacchetto indica un’ampia gamma di misure per rafforzare la resilienza dell’Ue in caso di interruzione delle forniture di gas.

Comprendono una riduzione della domanda di energia, un aumento della produzione di energia in Europa (anche da fonti rinnovabili), l’ulteriore sviluppo di un mercato dell’energia ben funzionante e perfettamente integrato, nonchè la diversificazione delle fonti energetiche, dei fornitori e delle rotte.
Le proposte intendono inoltre migliorare la trasparenza del mercato europeo dell’energia e creare maggiore solidarietà tra gli Stati membri.

Il pacchetto in materia di sicurezza energetica, presentato oggi fa seguito all’adozione da parte dei leader mondiali (a Parigi, il 12 dicembre 2015) di un nuovo accordo globale e universale sul cambiamento climatico.

L’accordo di Parigi ha inviato un forte segnale alle imprese e ai responsabili politici, rendendo irreversibile la svolta verso l’energia pulita e creando le premesse per la transizione energetica globale.

«La strategia per l’Unione dell’energia, lanciata un anno fa, si prefiggeva di garantire a tutti gli europei energia sicura, sostenibile e a prezzi accessibili - spiega il vicepresidente Maroš Šefčovič, responsabile per l’Unione dell’energia -. Il pacchetto è incentrato sulla sicurezza dell’approvvigionamento ma va a toccare tutti e tre gli obiettivi generali. Riducendo la domanda di energia e gestendo meglio l’approvvigionamento da fonti esterne, l’Unione europea può mantenere le promesse fatte e migliorare la stabilità del mercato europeo dell’energia».

«Dopo le crisi del gas del 2006 e del 2009, che avevano lasciato al freddo milioni di persone, avevamo detto: mai piu«, spiega il commissario responsabile per l’azione per il clima e l’energia, Miguel Arias Cañete.

«Ma gli stress test del 2014 - aggiunge - hanno evidenziato che l’Europa è ancora troppo vulnerabile in caso di gravi interruzioni dell’approvvigionamento di gas. E le tensioni politiche ai nostri confini ci hanno fatto capire in modo chiaro che tale problema non è destinato a scomparire.

Le proposte di oggi riguardano un sistema affidabile, competitivo e flessibile in cui l’energia si sposta attraverso i confini a tutto beneficio dei consumatori. Riguardano la solidarietà per proteggere i più vulnerabili.
E mirano a garantirci un futuro in cui l’energia sarà pulita: a questo proposito tengo a precisare che il nostro impegno per una transizione verso l’energia pulita è irreversibile e non negoziabile».

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