Giacarta, attentati nella zona degli hotel: sette le vittime

Una serie di attentati terroristici «in stile Parigi» con esplosioni provocate anche da kamikaze e scontri a fuoco tra assalitori e polizia ha scosso oggi il centro di Giakarta: è ancora incerto il numero delle vittime - si parla di sei o sette - e anche il numero degli assalitori non è chiaro, fino a 14 secondo le prime informazioni, cinque in base alla ricostruzione della polizia.

Si tratta del primo attacco terroristico a Giakarta dopo quello contro gli hotel Marriott e Ritz nel 2009.

La polizia ha annunciato negli ultimi minuti che l’assalto è finito e che le forze di sicurezza hanno ripreso il controllo della situazione.

In tutto le esplosioni sono state sette nel quartiere che ospita ambasciate e un ufficio dell’Onu. La prima è stata avvertita quando nella capitale indonesiana erano circa le 10.30 del mattino (le 4.30 in Italia), vicino all’incrocio tra via Thamrin e via Wahid Haysim e almeno un’altra è avvenuta vicino al quartier generale delle Nazioni Unite, su via Thamrin. Tre kamikaze, inoltre, avrebbero preso di mira un vicino caffè Starbucks, situato nel palazzo Skyline.

Il portavoce della polizia indonesiana, generale Anton Charliyan, ha detto che gli assalitori di Giakarta «hanno imitato le azioni terroristiche di Parigi... è probabile che siano del gruppo (Stato islamico)».

Il portavoce ha ricordato che la polizia a novembre aveva ricevuto alcune informazioni su una minaccia da parte dello Stato Islamico, secondo cui «ci sarebbe stato un concerto» in Indonesia, e cioè un attacco.

Il presidente dell’Indonesia, Joko Widodo, ha condannato gli attacchi ed ha ordinato al capo della polizia nazionale e al ministro per gli Affari politici e la sicurezza di catturare i responsabili.
 
Per il momento gli attentati - «hanno voluto imitare le azioni terroristiche di Parigi», ha detto la polizia - non sono stati rivendicati e non è del tutto chiaro se si tratti appunto di un’operazione dell’Isis, ma le autorità del Paese avevano messo in guardia la popolazione contro minacce credibili il mese scorso ed avevano rafforzato le misure di sicurezza nelle chiese, negli aeroporti e in altri siti a rischio in tutto il Paese.

Gli attentati seguono infatti una minaccia dell’Isis anche del mese scorso, quando lo Stato islamico aveva preannunciato un’azione che avrebbe messo l’Indonesia «sotto la luce dei riflettori».
 
In Indonesia, il Paese con il più alto numero di musulmani al mondo, prevale un Islam moderato ma è anche presente una frangia conservatrice, e si calcola che tra le file dell’Isis in Siria e Iraq siano presenti anche militanti indonesiani.

Secondo alcune informazioni sarebbero stati arrestati anche quattro sospetti attentatori.

Ancora incertezza anche sulle vittime: la polizia ha parlato di un cittadino olandese morto, ma il ministero degli Esteri dell’Aja ha detto che è gravemente ferito e sottoposto ad un intervento chirurgico..

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