Valdastico, Zeni rompe il fronte del no compatto del Pd

L'assessore provinciale alla Salute si dice pronto al confronto

di Luisa Maria Patruno

Il neoassessore alla salute, Luca Zeni, a differenza degli altri suoi compagni del Partito democratico, a cominciare dai colleghi di giunta Sara Ferrari e Alessandro Olivi, ma anche dei parlamentari Giorgio Tonini e Michele Nicoletti, usa toni molto più «soft» e diplomatici nell'esprimere la contrarietà alla Valdastico che - per ora - è anche sua, ma che non esclude possa mutare in un consenso a fronte di proposte convincenti.

Assessore Zeni, lei pensa che il Trentino dovrebbe dire «no» alla Valdastico oppure accettare l'opera se si rivela utile come dice Rossi?

Mi pare che vadano distinte le questioni di merito e di metodo. Il Pd esprime una posizione di merito che è quella che ha sempre avuto ed è coerente con il programma. E al momento non mi pare che ci siano elementi di merito tali per cui si possa dire che è cambiato qualcosa di sostanziale da indurre a cambiare posizione, perché non li vedo. Non ho visto numeri o studi di traffico tali che dimostrino che è cambiato qualcosa. È vero che c'è il problema della Supervalsugana, ma le ultime dichiarazioni di Zaia fanno capire che anche per loro non è così conveniente e quindi probabilmente non la faranno.

Quindi lei non vede questi benefici di cui parla Rossi per il Trentino e in particolare la Valsugana nell'eventuale realizzazione della Valdastico ?

Ecco. Qui veniamo alla questione di metodo. Rossi e Gilmozzi hanno detto già da tempo: noi non possiamo porre un veto ci sediamo e ascoltiamo. È quello che hanno ripetuto anche nell'ultima riunione della giunta provinciale a Cavalese: ci sediamo al tavolo e ascoltiamo cosa ci dicono. Le proposte progettuali che si vedono in questi giorni sono della A4 non vengono dalla giunta provinciale. Quindi siamo in una fase ricettiva. Credo che dunque sia giusto andare al tavolo sentire cosa viene proposto e poi sia doveroso discuterne insieme come maggioranza e capire se c'è qualche elemento tale da fare cambiare la linea che è ormai consolidata e che si basa anche su un'idea di sviluppo che vogliamo per il Trentino, se con una strada o portando avanti con ancora più forza il progetto del tunnel di base per il trasferimento delle merci su rotaia.

Lei vede la possibilità che la trattativa porti a un'ipotesi che giustifichi la realizzazione della Valdastico?

Al momento io non la vedo. Sono scettico. Ma secondo me la posizione coerente della maggioranza sarebbe quella di dire: quando ci saranno proposte ufficializzate la maggioranza si troverà e farà le sue valutazioni. Non credo che ci saranno proposte
capaci di cambiare la posizione del Pd che penso sia corretta e continuerà ad esserlo. Non vedo però una contraddizione con il fatto di andare al tavolo.

Chi dovrà andare al tavolo a rappresentare la Provincia?

Beh, è il presidente che rappresenta la Provincia, ma non è importante la persona fisica l'importante è la linea politica che sarà espressa al tavolo.
                                                                     

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