L'Eurogruppo dice no ad Atene Caos Grecia, in coda alle banche

L’Europa dice «no» al governo greco. Il vertice dell’Eurogruppo, che riunisce i ministri delle Finanze dell’area euro e che era stato convocato a Bruxelles in sessione straordinaria con l’obiettivo di trovare un’intesa sul piano di riforme della Grecia, ha affrontato le due proposte arrivate: quella del governo di Atene e quella dei creditori.

Per quanto riguarda la prima, il ministro greco delle Finanze, Yanis Varoufakis, ha chiesto l’estensione del programma di salvataggio, la cui scadenza è fissata per il 30 giugno, per il tempo necessario per arrivare al referendum sul piano dei creditori.

Ma l’Eurogruppo ha detto «no»: «Non ci sono le basi per ulteriori negoziati», ha dichiarato il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, al termine del vertice, subito sospeso.
«Nessuno dei colleghi con cui ho parlato ha visto alcuna possibilità di poter fare qualcosa in questo momento», ha aggiunto Schaeuble.

La rottura non fa che aumentare il caos in cui versa la Grecia, con le code dei risparmiatori che fanno la fila davanti agli sportelli bancari per ritirare i risparmi, temendo un’uscita di Atene dall’euro. Anche l’Eurogruppo, a questo punto, non esclude un default controllato del paese.

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