Elezioni in Turchia: in campo Kemal Kilicdaroglu l'anti-Erdogan erede di Ataturk

È l’anti-Erdogan per eccellenza, da anni il nemico numero uno del «sultano»: Kemal Kilicdaroglu, 66 anni, da 5 capo del principale partito di opposizione, il socialdemocratico Chp fondato dal «padre della patria» Mustafa Kemal Ataturk che nel 1923 proclamò la repubblica laica e democratica sulle rovine dell’impero ottomano e islamico.

Kilicdaroglu è alevita, cioè della minoranza emanazione liberal dello sciismo ancora oggi discriminata in Turchia, che rappresenta il 20% della popolazione. Recep Tayyip Erdogan è un sunnita tradizionalista, uscito da una scuola coranica, nostalgico dell’impero dei sultani che Ataturk ha abolito.

Dopo cinque anni di sconfitte elettorali ininterrotte, Kemal spera in una rivincita domani. Non che il partito islamico Akp di Erdogan, benché annunciato in flessione, possa non arrivare primo: i sondaggi lo danno almeno al 39%, contro il 50% alle politiche del 2011. Ma Kilicdaroglu spera di riuscire a strappare il governo a Erdogan e al premier Ahmet Davutoglu e sogna, se ci saranno i numeri, una coalizione - anche se tutta scintille - con gli altri due partiti di opposizione, il curdo Hdp e il nazionalista Mhp. I sondaggi della vigilia danno al Chp il 26-30%, il 15-17% al Mhp, mentre l’Hdp dell’ «Obama curdo» Selahattin Demirtas è al 9.5-12%, in bilico sulla soglia del 10% che deve superare per entrare in parlamento (avrebbe 50-60 deputati su 550).

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