Vandalismi dei tifosi olandesi a Roma, scoppia la polemica sindaco-questore

Sono sei, tutti attualmente detenuti nel carcere Regina Coeli, in centro a Roma, i tifosi del Feyenoord arrestati ieri nel corso degli scontri avvenuti nella zona di piazza di Spagna. Sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Per i disordini di due giorni fa a Campo de’ Fiori già condannati altri 19 hooligans.

«Puniremo con molta severità e durezza» i tifosi olandesi che «pieni di birra» hanno preso a sassate Roma, e provocato «scontri: un »vero e proprio insulto alla civiltà», ha detto poco fa il premier Matteo Renzi.«Puniremo con molta severità e durezza» i tifosi olandesi che «pieni di birra» hanno preso a sassate Roma, e provocato «scontri: un »vero e proprio insulto alla civiltà», ha detto poco fa il premier Matteo Renzi.

«Linea dura contro le azioni di chi si definisce tifoso del Feyenoord, segno della barbarie e della maleducazione: Roma è la mia seconda casa da anni. I miei pensieri vanno agli agenti feriti e agli abitanti di Roma»: severo anche il commento del primo vicepresidente della commissione Ue, Frans Timmermans, olandese e romanista doc.

Frattanto, scoppia la prevedibile polemica sulle responsabilità e sulla mancata prevenzione, tasto quest’ultimo toccato ieri da parecchi negozianti della zona che hanno dichiarato ai mass media di aver tentato per tempo di allertare le forze dell’ordine presenti in piazza di Spagna e dintorni sulla probabile degenerazione della presenza dei tifosi olandesi: allarmi rimasti inascoltati.

«Non è accettabile che i vertici della sicurezza non siano stati in condizione di proteggere monumenti, negozi, turisti, la gente di Roma», ha commentato il sindaco, dicendo «molto infuriato». Ignazio Marino (Pd), intervistato oggi da Repubblica, sottolinea che ieri «le forze di polizia non hanno avuto disposizioni corrette dai loro vertici, mettendo a rischio la serenità e la tranquillità del salotto più bello del mondo.
Prefetto e questore non sono stati all’altezza della sfida, non hanno saputo garantire la sicurezza della città. Del resto sono mesi che parliamo di criticità. Qui abbiamo un numero di forze dell’ordine esiguo per la capitale d’Italia. Lo volete capire? Vogliamo centinaia di uomini in più perché siamo uno dei potenziali obiettivi del terrorismo. Oggi chiederò spiegazioni al ministro, pretenderò risposte».

Immediata la replica del questore di Roma, Nicolò D’Angelo: «Utilizzare la terminologia di ferro e fuoco mi sembra eccessivamente esagerato. La tifoseria del Feyenoord è notoriamente conosciuta in Europa perché ha creato disordini. Proprio per questo è stato impiegato un nutrito e forte servizio d’ordine per la partita all’Olimpico, non tralasciando certo tutto il centro storico della città. Sono arrivati mercoledì pomeriggio a Roma, sono cittadini olandesi e possono circolare liberamente nella nostra città. Quando hanno cominciato a creare disordini siamo intervenuti. Martedì a Campo dè Fiori presidiavamo con 400 uomini le piazze, compresa quella. Ne abbiamo arrestati subito 23 e ieri mattina sono stati tutti condannati, si sono presi una multa di 45 mila euro che dovranno restituire alla città e il divieto di tornare a Roma».

Intanto si esaminano nel dettaglio i danni che gli hooligan olandesi hanno causato al patrimonio artistico: «Ieri avevamo già verificato la presenza di alcune scheggiature, in particolare un frammento di travertino di 10 centimetri appartenente all’orlo del candelabro centrale della vasca, questa mattina abbiamo fatto una perlustrazione con i tecnici della sovrintendenza ed abbiamo potuto constatare che in realtà gli urti di queste bottigliette hanno causato molti più danni di quanti fossero visibili ad occhio nudo ieri sera», ha spiegato poco fa il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce che questa mattina ha fatto un sopralluogo alla Barcaccia in piazza di Spagna.

LA PHOTOGALLERY DEGLI SCONTRI

 

 
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