Articolo offerto da

Trento Film Festival 2018

I “confini” dell’alpinismo e la “slow mountain” al centro della 66. edizione del Trento Film Festival.

di Trento Film Festival

Un’edizione con numeri da record, la numero 66 del Trento Film Festival che sta per cominciare: 710 film iscritti, di cui 130 selezionati e 25 in concorso; 150 appuntamenti, tra serate evento, incontri, mostre e convegni. Dal 26 aprile al 6 maggio, la cultura della montagna sarà al centro di un programma che offrirà a tutti i partecipanti un ventaglio di possibilità davvero ampio, con numerosi appuntamenti di grande richiamo: tanti i nomi celebri del mondo dell’alpinismo, del cinema, della cultura e dello spettacolo, e un programma cinematografico di alto livello, con pellicole internazionali spesso in anteprima italiana.

Paese ospite, il Giappone, che sarà protagonista non solo di diverse iniziative culturali, ma anche di laboratori, workshop e show cooking dedicati. 

La serata inaugurale del festival sarà giovedì 26 aprile alle 21 al Teatro Sociale, con il film muto Visages d’enfants di Jacques Feyder, musicato dal vivo dall’Orchestra Città Aperta de L’Aquila, diretta dal celebre compositore Carlo Crivelli. Uno spettacolo davvero unico, con un’orchestra di quaranta elementi a dare vita ai suoni di un film di rara tenerezza.

Sarà anche il festival delle “storie al femminile”, con le testimonianze di due ospiti speciali: Pasang Lhamu Sherpa Akita (sabato 28 aprile ore 16.00, Supercinema Vittoria), la principale guida alpina del Nepal, prima donna del suo Paese ad avere scalato il K2. Per il coraggio dimostrato durante il terremoto del Nepal del 2015 le è stato assegnato nel 2016 il premio del National Geographic Adventurer of the year. Martedì 1 maggio alla sede della SOSAT sarà protagonista invece Nasim Eshqi, free climber iraniana, unica donna in Iran a fare dell’arrampicata all’aperto la propria professione. Due straordinarie protagoniste dei nostri tempi per le quali la montagna è diventata una ragione di vita e di emancipazione femminile rispetto alle culture dei loro Paesi.

Giovedì 3 maggio alle 21 all’Auditorium Santa Chiara, grande serata dedicata anche all’alpinismo trentino, durante la quale si renderà omaggio all’indimenticabile Bruno Detassis (di cui quest’anno ricorre il decennale della scomparsa) per scoprire, attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto e i racconti dei protagonisti dell’alpinismo di oggi, com'è cambiato il modo di vivere la montagna.

Numerosi celebri alpinisti (Reinhold Messner, Hansjoerg Auer, Hervé Barmasse, Adam Ondra, Nicola Tondini, Tommy Caldwell, Manolo)alla serata alpinistica di venerdì 4 maggio dal titolo L’assassinio dell’impossibile: a cinquant’anni di distanza, una riflessione a più voci sull’attualità del famoso articolo sull’alpinismo di rinuncia firmato da Messner nel 1968.

Tra gli ospiti speciali l’attore e regista Rocco Papaleo, con Camminare mi piace, un affascinante e coinvolgente spettacolo teatrale sulla passione del camminare, in scena sabato 29 aprile alle 21 presso la Sala della Filarmonica, con l’accompagnamento al pianoforte di Arturo Valiante. Sempre il “camminare” sarà al centro della serata evento con Paolo Rumiz, ospite del festival venerdì 27 aprile alle 21 col suo monologo Scrivere coi piedi, dedicato al cammino come forma di conoscenza del mondo e di sé.

Spazio anche alla storia del ciclismo, con il pluricampione Francesco Moser ospite all’anteprima assoluta del film sulla sua vita Moser. Scacco al tempo, di Nello Correale, il 2 maggio alle 21 al Supercinema Vittoria.

Le opere in anteprima italiana che apriranno e chiuderanno la programmazione cinematografica del 66. Trento Film Festival saranno lo spettacolare film di sport e avventura francese Tout là-haut, di Serge Hazanavicius, girato tra le nevi di Chamonix e dell'Himalaya, e il debutto italiano Resina, di Renzo Carbonera, ambientato nella comunità cimbra di Luserna, in Trentino.

Programma completo su www.trentofestival.it

 

comments powered by Disqus