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La clava dei dazi americani sul mercato europeo: ecco i rischi delle ritorsioni di Trump
Tariffe commerciali, licenziamenti nelle agenzie federali, trattative di pace per l'Ucraina e en plein al Senato sulle nomine per il suo governo. Invece di rallentare Donald Trump mette la quarta nella settimana in cui con una valanga di decisioni politiche suscita entusiasmo ma anche roventi critiche. La svolta nei rapporti commerciali degli Stati Uniti con l'introduzione di "dazi reciproci" nei confronti dei Paesi che impongono tariffe sui prodotti americani. Trump ha dichiarato che "per decenni, altre nazioni hanno approfittato degli Stati Uniti imponendo dazi elevati sui nostri prodotti mentre noi abbiamo mantenuto i nostri mercati aperti,".
Si stima che un aumento medio di 10 punti percentuali deiu dazi Usa (oggi fra l'uno e il 2%), rappresenterebbe per l'export italiano un salasso di 4-5 miliardi l'anno.
E se il governo italiano sostanzialmente tace, altre nazioni hanno già reagito criticamente e secca è replica della Ue a Trump: "Vogliamo continuare a cooperare con gli Usa ma le guerre commerciali e le tariffe punitive non vanno a vantaggio di nessuno. I dazi sono tasse. Fanno salire l'inflazione. Colpiscono in particolare i lavoratori, le imprese e i gruppi a basso reddito. Interrompono importanti catene di approvvigionamento su entrambe le sponde dell'Atlantico. Nessuno vince con i dazi. E come ho già detto all'inizio di questa settimana: le tariffe ingiustificate contro l'Ue non resteranno senza risposta". ha detto Ursula von der Leyen in un punto stampa a margine della Conferenza di Monaco parlando di "contromisure chiare e proporzionate'.
"L'Ue reagirà con fermezza e immediatezza contro le barriere ingiustificate al commercio libero ed equo, anche quando i dazi vengono utilizzati per contestare politiche legali e non discriminatorie: l'Ue proteggerà sempre le imprese, i lavoratori e i consumatori europei da misure tariffarie ingiustificate", si legge in una nota. La Commissione Europea considera la politica commerciale dei dazi 'reciproci' proposta dal presidente Trump come "un passo nella direzione sbagliata".
"L'Ue mantiene il suo impegno a favore di un sistema commerciale globale aperto e prevedibile, che vada a vantaggio di tutti i partner, con alcune delle tariffe più basse al mondo e non vede alcuna giustificazione per l'aumento dei dazi statunitensi sulle sue esportazioni", si legge ancora. "Le tariffe sono tasse. Imponendole, gli Stati Uniti stanno tassando i propri cittadini, aumentando i costi per le imprese, soffocando la crescita e alimentando l'inflazione. Le tariffe aumentano l'incertezza economica e interrompono l'efficienza e l'integrazione dei mercati globali".
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