L'eurodeputata di Avs in Aula a Strasburgo, rivolgendosi al premier ungherese Viktor Orban: "Ho vissuto 15 mesi di carcere preventivo. L'Europa deve essere solida e deve rifiutarsi di collaborare con il regime oppressivo di Orban. Conosco l'Ungheria dal suo luogo più oscuro: il carcere. Sono stata detenuta preventivamente per 15 mesi e sono qui oggi solo grazie alla solidarietà di migliaia di cittadini antifascisti. Sotto Victor Orban l'Ungheria è diventata un regime illiberale e oligarchico uno stato etnico autoritario che alcuni la definiscono addirittura una tirannia moderna", ha aggiunto Salis.
Orban ha accusato e insultato l'europarlamentare lombarda: "Chi mi accusa di corruzione come l'onorevole Freund (ndr, Verdi), è lui il più corrotto, perché è pagato da Soros. Trovo assurdo che qui dobbiamo ascoltare tutti insieme Ilaria Salis che aveva picchiato con sbarre di ferro persone pacifiche a Budapest. Lei parla di Stato di diritto?".
L'europarlamentare Ignazio Marino ha accusato il premier ungherese, Viktor Orban, di essere "un dittatore" e ha paragonato l'istituzione dell'Ufficio a tutela della sovranità nazionale, inaugurato di recente e valso a Budapest una procedura d'infrazione, a quanto fatto in passato da "Mussolini e Hitler". Il paragone ha suscitato le vibranti proteste degli europarlamentari del gruppo dei Patrioti europei, tra le cui fila milita Fidesz, partito di Orban.