Il mercatino di Natale chiude i battenti dopo 50 giorni

Dopo 50 giorni da quell'ormai lontano 20 novembre 2021 e ben 49 di apertura - unico giorno di chiusura a Natale - sono iniziate questa mattina le operazioni di smontaggio delle casette in legno nelle piazze di Trento. Le 40 di piazza di Fiera e le 22 di piazza Battisti, nonché quelle del Villaggio dei bambini di piazza Santa Maria Maggiore. A giorni la città tornerà alla sua abituale immagine, sempre con le mascherine obbligatorie ma priva di profumi e musiche del Natale che han tentato di far tornare tutti ad una parvenza di normalità.

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Al Dolomiti Pride di sabato 3 giugno anche la loro testimonianza: "Tutte le sfumature hanno lo stesso valore e meritano la stessa considerazione", dicono. "Siamo venuti qui a gridarlo". Il loro impegno di attivisti si riflette anche sulla vita quotidiana di entrambi: "Ogni giorno abbiamo bisogno di rivendicare la nostra identità di genere. Sogniamo un futuro in cui non sia più necessario. La scuola? Si parla troppo poco di educazione alle differenze" (videointervista di Luca Marognoli)

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Anche loro erano al Dolomiti Pride di sabato 3 giugno, a Trento. Per diventare genitori si sono rivolti a una donna californiana, Savannah. Grazie a lei coroneranno il sogno di diventare papà e papà. "Quando ci ha mandato quel regalo abbiamo pianto per l'emozione e per il timore di diventare ricercati in Italia, se cambieranno le leggi. Con Savannah, c'è grande sintonia. La gente deve sapere che ci sono paesi, come Usa e Canada, dove la gestazione per altri è un processo in cui non avviene nessuno sfruttamento. Le donne che si prestano devono avere una situazione economica e sociale molto solide" (videointervista di Luca Marognoli)