Giornata mondiale della prevenzione del suicidio, a Trento si illumina la fontana del Nettuno

In occasione della Giornata mondiale della prevenzione del suicidio, il Forum prevenzione di Bolzano nell’ambito del suo lavoro con la Rete prevenzione del suicidio dell’Alto Adige e in collaborazione con Invito alla Vita, progetto promosso da Apss e coordinato dall’associazione A.M.A di Trento, lanciano una campagna congiunta a livello regionale. Gli obiettivi della campagna sono: parlare apertamente del tema del suicidio e trovare il giusto aiuto per se stessi. Fra le iniziative in Trentino, l'illuminazione dei monumenti: nel video, oggi, 10 settembre, la fontana del Nettuno in piazza Duomo a Trento che è diventata gialla e arancione, idem per alcuni monumenti del territorio della Comunità Valsugana e Tesino. In corso anche una mostra bibliografica dedicata al tema del suicidio dal 9 al 14 settembre alla Biblioteca Comunale di Trento in via Roma.  Domenica 15 Settembre i volontari di Telefono Amico Trento odv  saranno presenti dalle 15 con un gazebo posto all'angolo tra via Oss Mazzurana e via Oriola per un evento che coinvolgerà in maniera attiva la cittadinanza sulla possibilità di esprimere in maniera aperta e diretta tutte le proprie emozioni e i propri pensieri, soprattutto quelli scomodi e difficili, riguardanti il suicidio, con la consapevolezza che uno spazio sicuro in cui esprimere le proprie emozioni sia anche il primo passo verso la prevenzione al suicidio.
Il 23 ottobre 2024 alle 14 si terrà un seminario (aperto agli studenti e a tutta la cittadinanza) presso il Dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell’Università di Trento dal titolo “Tutto Annodato: dialogo sulla prevenzione del disagio e del suicidio giovanile”.
Il 5 novembre alle 20 sui canali social dell’associazione A.M.A. si terrà un evento online di approfondimento del progetto Invito alla vita.

 

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Usa, senatore dem ammanettato e portato via perché parla alla conferenza della ministra Noem

NEW YORK - Il senatore democratico Alex Padilla è stato allontanato con la forza dalla conferenza stampa della ministra per la sicurezza interna Kristi Noem. Padilla è stato mandato via dopo aver tentato ripetutamente di intervenire per porre delle domande a Noem sulla questione delle proteste contro i violenti raid disposti dall'amministrazione Trump per trovare, fermare e incarcerare immigrati non in regola con i documenti di soggiorno.

Il parlamentare è stato agguantato dal personale di polizia, malmenato, messo a terra, ammanettato e portato via.

"Mi hanno fatto inginocchiare, sdraiare e mi hanno ammanettato. Ma non sono stato arrestato. Non sono stato detenuto", il senatore californiano Alex Padilla parla ai giornalisti fuori dall'edificio federale di Los Angeles in cui è stato ammanettato dopo aver interrotto la ministra per la sicurezza interna Kristi Noem. Con la voce tremante, Padilla ha denunciato l'accaduto: "Dirò questo: se è così che questa amministrazione risponde a un senatore che pone una domanda, se è così che il dipartimento della Sicurezza Nazionale risponde a un senatore che pone una domanda, potete solo immaginare cosa stanno facendo ai lavoratori agricoli, ai cuochi, ai lavoratori a giornata nella comunità di Los Angeles, in tutta la California e in tutto il Paese. Chiederemo conto a questa amministrazione", ha dichiarato. 

"Se possono ammanettare un senatore degli Stati Uniti solo perché fa delle domande, immagina cosa faranno a te", ha scritto il governatore della California Gavin Newsom su Instagram, accompagnando il post con una foto di Alex Padilla portato via con la fora e ammanettato durante la conferenza stampa della ministra per la sicurezza interna Kristi Noem, a Los Angeles. Reazione simile e immediata anche da parte della sindaca della città, Karen Bass, che ha scritto su X: "Quello che è appena successo al senatore Padilla è assolutamente orribile e oltraggioso. È un senatore degli Stati Uniti in carica. I violenti attacchi di questa amministrazione nella nostra città devono finire".

Anche il leader della maggioranza al Senato, il repubblicano John Thune, ha chiesto di fare chiarezza sul fermo e l'ammanettamento del senatore democratico Alex Padill. Lo riporta la Cnn. "Vogliamo avere la piena consapevolezza di quanto accaduto e fare ciò che faremmo in caso di qualsiasi incidente del genere che coinvolga un senatore, ovvero cercare di raccogliere tutte le informazioni rilevanti", ha dichiarato il leader repubblicano che ha anche riferito di aver cercato di parlare con Noem ma di non esserci riuscito. Democratici di Camera e Senato hanno chiesto un'indagine sull'incidente, mentre lo speaker della House, il repubblicano Mike Johnson, ha condannato Padilla chiedendo che sia colpito da una mozione di censura per un "comportamento scorretto".