Sfregiata da un writer una delle rocce più famose ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, un masso di dolomia con impresse le tracce di un dinosauro del Triassico. Due impronte tridattili accanto alle quali compare ora una scritta a pennarello nero, indelebile: "Tourists go home", turisti tornatevene a casa. Una forma di protesta contro il turismo di massa che invade anche le alte quote, messa in atto nel modo peggiore: danneggiando, forse irreparabilmente, uno dei simboli della storia milionaria di queste montagne, tutelate dall'Unesco: 220 milioni di anni fa qui c'era un mare primordiale, Teti, sulle cui spiagge vagavano colossi come l'Eubrontes, il carnivoro al quale apparterrebbero le due orme tridattili fossili, lunghe 30 centimetri. Ad accorgersi dell'oltraggio sul masso lungo il sentiero delle Tre Cime è stato Moreno Pesce, alpinista e atleta paralimpico: "Il primo che dovrebbe rimanere a casa è l'autore di un simile gesto, se confonde la libertà di pensiero con quella di vivere la montagna sfregiando le cime più belle del mondo. Ci troviamo di fronte a un atto assolutamente censurabile", ha detto.