Violenza all'Olimpico, arrestato «Genny a' carogna»

La Digos di Roma ha arrestato Gennaro De Tommaso, detto «Genny a' carogna», per i fatti avvenuti all'interno e all'esterno dello stadio Olimpico di Roma in occasione della finale di Coppa Italia del 3 maggio scorso. La richiesta di arresto è della Procura di Roma. De Tommaso è accusato anche di violazione "sul divieto di striscioni e cartelli incitanti alla violenza o recanti ingiurie o minacce". L'ultrà infatti indossava una scritta con la scritta "Speziale libero". Speziale è il ragazzo accusato di aver causato la morte dell'ispettore di polizia Filippo Raciti, nel 2007

Mezzocorona, ultras contro gli Schützen

Una festa di paese perfetta e il lavoro di giorni e giorni dei volontari potevano essere rovinati dall’irruzione di due soggetti, due ultras veronesi, ubriachi. E' accaduto a Mezzocorona: entrati nello stand del gruppo locale degli Schützen, forse già alterati dall’alcol, hanno strappato la bandiera tirolese, posizionata vicino alla cassa, urlando sguaiatamente «siamo in Italia, capito?» I tuoi commenti

«Il Trento è messo così? Colpa anche dei tifosi»

Due schiaffi ben assestati. Il primo fuori dal rettangolo di gioco glielo hanno rifilato i tifosi, saliti numerosi lungo la gola del Limarò per contestare vivacemente la società, al secondo hanno provveduto sul campo l'ex Masè e il solito Donati, un incubo, uno che quando vede le casacche del Trento si scatena ovvero i giocatori che hanno mandato il Comano in paradiso. Difficile dire quale dei due ceffoni abbia fatto più male, se la contestazione, mai così vibrante e radicata, o se la sconfitta che ha affossato nuovamente le ambizioni di vertice

Salernitana-Nocerina, minacce e stop partita

È finita tra i fischi degli spettatori la partita-farsa di Lega Pro tra Salernitana e Nocerina andata in scena per soli 20 minuti nello stadio Arechi, partita ad alto rischio per l'ordine pubblico visti i pessimi rapporti tra le due tifoserie. Proprio questi timori avevano spinto il Comitato sicurezza del Viminale a vietare la trasferta per i tifosi ospiti. Al divieto, gli ultrà nocerini hanno risposto minacciando di recarsi ugualmente all'Arechi: da giorni la città di Nocera Inferiore era tappezzata da striscioni con la scritta "tutti a Salerno". Stamane, un gruppo di circa duecento tifosi della Nocerina si è presentato nel ritiro della propria squadra, intimando alla squadra rossonera di non presentarsi in campo: "O ci siamo anche noi, oppure non dovete esserci neppure voi"

l'Adige

E' polemica cori Nord-Sud Ultras: uniti per chiudere stadi

«Discriminazione territoriale», ovvero: Nord contro Sud. È il nuovo caso che il calcio italiano si trova ad affrontare, oltre al razzismo, alla violenza, ai processi sportivi. Protagonisti i cori contro altre tifoserie. Gli ultras intanto decidono di allearsi per far chiudere gli stadi: se ci riuscissero addio a spettacoli incredibili come quello della foto qui sopra, con i tifosi della Fiorentina capaci di ricreare lo skyline di Firenze

l'Adige

Gli Ultras in festa: il Calcio Trento «siamo solo noi»

Tutti insieme, in centinaia, al campetto di via Fermi. Per fare qualche partitella, per divertirsi insieme, per qualche coro e, anche, per discutere sulla situazione attuale della squadra e della società. Gli Ultras Trento hanno dato l'ennesima dimostrazione di amore per i colori gialloblù organizzando domenica scorsa il primo trofeo “Gradinata Sud”, con la collaborazione del Caffè Al Feudo. Ed è stato un successo di partecipazione: tanti ragazzi e tifosi, ma anche mister Marco Melone, per dimostrare che, come si vede nel video tratto dal profilo Facebook Ultras Trento, il Calcio Trento «siamo solo noi»

Tifosi del Trento: «Andatevene»

I tifosi del Calcio Trento, con una nota che raggruppa il pensiero di quattro realtà chiedono senza mezzi termini di far morire la squadra che, dal 1921 difende i colori gialloblù della città. La mail è essenziale, ma molto esplicita. Viene domandato alla dirigenza di rassegnare in blocco la dimissioni, di consegnare le chiavi della sede al sindaco Andreatta e «sparire letteralmente da Trento col suo bagaglio di promesse mancate e silenzi, lasciandoci morire e risparmiandoci altre figuracce»