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Trentino da raccontare: Un trentino alla Casa Bianca

È la storia di un prete di origini trentine, Viceministro Usa nel governo Carter dal 1977 al 1981. Venne chiamato «il prete costruttore di ponti» perché sosteneva che l’unico modo per abbattere i muri di odio e di ingiustizia fra etnie diverse fosse quello di costruire ponti sociali attraverso la conoscenza e il dialogo. Pur avendo raggiunto presso il Campidoglio degli Stati Uniti un così alto incarico di governo, la sua casa rimase sempre quella dei quartieri poveri nelle grandi città americane

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Trentino da raccontare: Trento, Ustica è stata qui

A 40 anni dalla strage e a pochi dalla coraggiosa sentenza del Tribunale di Palermo che obbliga lo Stato italiano a risarcire le vittime del disastro, nel ricordo di quel volo mai concluso raccontiamo di due persone “speciali” coinvolte nella tragedia. Due uomini che in modo diverso lasciarono in Trentino una traccia profonda del loro passaggio per umanità, impegno e generosità

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Trentino da raccontare: Italia, il prezzo della libertà

Rovereto, 1910. La triste storia di Italia Spagnolli, una giovane libera ed emancipata che lavorava in un setificio di Rovereto. Un breve amore violento e contrastato, poi la sua barbara uccisione, infine l’oblio durato più di un secolo. Un lungo silenzio durante il quale l’infelice vicenda venne nascosta forse per pietà, oppure per vergogna o per sensi di colpa. Italia Spagnolli aveva allora solo 24 anni

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Trentino da raccontare - 1943: L'uomo che bombardò Trento

Le ricerche compiute per un documentario storico sulla Seconda Guerra Mondiale, rivelano a sorpresa particolari sconosciuti sul bombardamento della Portèla e su chi era al comando della missione che distrusse il popolare quartiere causando circa 200 morti. È la storia incredibile di un capitano Usa che in gioventù era stato un bambino prodigio, una star del cinema muto, un campione di nuoto e un precoce predicatore evangelico.

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Trentino da raccontare: un re sfortunato muore ad Arco

Verso la fine dell’Ottocento, al tramonto della Belle Époque, l’aristocrazia europea amava ritrovarsi spesso nella cittadina termale dell’Alto Garda. In inverno, in cerca di un clima mite, soggiornava qui anche Francesco II di Borbone, l’ultimo Re delle Due Sicilie in esilio. E fu proprio ad Arco, cittadina che allora faceva parte dell’Impero Asburgico, che alla ne del 1894 il sovrano morì a soli 58 anni