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Il «pacchetto» riforme rischia lo stallo totale

Far «ingoiare» ai senatori tutto il pacchetto: riforme costituzionali, Italicum, ddl taglia-province e testo sulle quote rosa per le Europee, non sarà per il governo una passeggiata. Molti gli ostacoli da rimuovere: veti incrociati, ultimatum, rivendicazioni dei partiti minori. Renzi, però, non vuol sentir ragioni: riusciremo a cambiare la politica solo se si arriverà entro il 25 maggio all'okay sulla legge elettorale e alla prima lettura della riforma del Titolo V, dice

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Sulle riforme è scontro tra Renzi e Alfano

Al suo rientro dalla visita di Stato in Messico Enrico Letta troverà aperto un nuovo fronte di battaglia: quello tra Matteo Renzi e Angelino Alfano. Le distanze tra il segretario del suo partito e il suo vice di governo si stanno facendo pericolose. Il leader democratico spiega chiaro e tondo che se il Ncd non accetta il pacchetto di riforme del Pd (a cominciare da quella del Senato) si apre un problema tra l'azionista di maggioranza della coalizione e il partito che assicura a palazzo Madama la tenuta del governo

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Renzi avverte: «Riforme con chi c'è»

Quasi 6 ore di discussione con una pausa di 15 minuti e un pranzo a base di panini e pizzette. Tempi e modalità più da consiglio dei ministri per approvare la manovra economica, che da riunione di partito, la segreteria convocata oggi da Matteo Renzi a Firenze. D'altra parte il leader del Pd fa sul serio in vista del patto di coalizione che il premier Enrico Letta avvierà la prossima settimana