Restano i vitalizi dello scandalo

È finita nel peggiore dei modi, con un voto nel pieno della notte, il via libera ai disegni di legge di riforma dei vitalizi: con un mercanteggiamento di bassissimo profilo, all’interno della maggioranza e tra la maggioranza e parte delle opposizioni, che ha svuotato la riformaLa replica di RossiM5S: non finisce quiLa delusione dei VerdiL'alibi dell'ostruzionismoI sindacati: riforma moncaBezzi: pagina buiaLa soddisfazione di MoltrerPd: tutto nei tempi previstiFugatti: riforma farsa

I tagli ai vitalizi: parte una raffica di ricorsi

La legge non c’è ancora ma già si prepara una raffica di ricorsi per affossarla. «All’unanimità abbiamo deciso che faremo ricorso per difendere i nostri diritti da questi attacchi offensivi e ostili». Franz Pahl, presidente dell’associazione degli ex consiglieri regionali, lo annuncia soddisfatto al termine di una lunga riunione dell’assemblea, che si è tenuta all’Hotel Everest di Trento, nella quale è stata condivisa la linea dura della resistenza a qualsiasi tipo di taglioL'ira di Cgil, Cisl e UilL'elenco completo dei vitaliziI vitalizi di reversibilità

l'Adige

Maratona in Regione sulla riforma dei vitalizi

 È in corso da ore, nel palazzo della Regione di piazza Dante a Trento, il confronto sulla riforma dei vitalizi tra i capigruppo in consiglio regionale. Sul tavolo, il disegno di legge partorito - con non poca fatica - lunedì scorso dall’ufficio di presidenza guidato da Diego Moltrer.  C'è da risolvere, in particolare, uno dei punti controversi rimasti aperti: l’età pensionabile a 66 anni. La proposta dell’ufficio di presidenza prevede che si possa derogare all’età minima dei 66 anni anticipandola fino a 60 anni, ma con una decurtazione dell’assegno del 2% l’anno per un massimo del 12%. La riunione è iniziata alle 14.30, ma il presidente Moltrer vuole chiudere oggi.Video di Zenone Sovilla

Blitz in Regione

«Sono in costante contatto col collega di Bolzano, il procuratore Guido Rispoli - ha spiegato oggi il procuratore capo di Trento Giuseppe Amato - e per ora siamo nella fase di comprendere se ci sia un reato e qualora ci fosse, vedremo quale sarà l'autorità giudiziaria competente a procedere». Ieri, intanto, uovo blitz della guardia di finanza nella sede della Regione, in piazza DanteI vostri commenti 

Degasperi in aspettativa, la cattedra alla moglie

Il posto di lavoro, una cattedra all'alberghiero di Levico Terme, è un affare di famiglia. E la famiglia è quella del neo consigliere provinciale grillino Filippo Degasperi. Dopo l'elezione, ha chiesto un'aspettativa, ma molto breve: dal 4 al 15 novembre. Per sostituirlo, la scuola ha chiamato i precari in graduatoria. Ben 36 docenti hanno declinato: troppo breve il periodo. Ad accettare è stata invece la moglie di Degasperi. Il quale ha poi chiesto l'aspettativa lunga. A quel punto, per l'anno in corso, le regole sulla continuità didattica hanno premiato la docente già subentrata. Ma lui replica: «Mia moglie ha già lavorato all'Alberghiero di Levico. Non c'è nulla di cui stupirsi. Il fatto che abbia preso il mio posto è stato solo un caso»