Sono stati attivati dal Servizio foreste dei controlli specifici in zona per verificare se questo rimane un episodio isolato o se invece l’orso dovesse essere avvistato o fossero rinvenuti elementi per definire il suo comportamento “seriale”: una fattispecie che aprirebbe la procedura di applicazione del radiocollare. Il dispositivo, si ricorda, facilita il monitoraggio intensivo nonché l'esecuzione delle eventuali azioni di dissuasione con cani e munizioni in gomma ed infine, ove ciò non dovesse bastare, l'abbattimento dell'orso

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Sono aumentati gli abbattimenti di capriolo, cervi e camosci, così come il numero degli esemplari censiti: se nel primo dopoguerra cervi e camosci erano una rarità, ora se ne contano poco meno di 43mila. Cala leggermente, invece, il numero dei caprioli. Lo scorso anno sono stati emessi 6123 permessi di caccia

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«Abbiamo segnalato l'episodio perché è giusto che vengano tenuti monitorati i passaggi dell'orso in zona - spiega il proprietario dell’auto -. I forestali hanno fatto un sopralluogo e prelevato campioni biologici. In sei anni qui non ci sono mai state predazioni, né da noi, né dai nostri vicini» 

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L’assessore provinciale a Caccia, Pesca e Foreste: “Le parole servono poco, specie in momenti come questo che fanno riaffiorare il dolore, ma vorrei direi che la nostra risposta, dopo il dramma di un anno fa, è stata ed è nel segno dell’impegno ancora più forte per cercare di dare una svolta ad una situazione che per primi definiamo insostenibile”

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L'ipotesi emerge dopo l'episodio dei giorni scorsi a Sèn Jan dove l'esemplare, mai apparso aggressivo, è stato scacciato a colpi di pallettoni di gomma. Giuseppe Detomas, procurador del Comun General, dice: «Faremo incontri con la popolazione per tranquillizzarla»

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Dura presa di posizione dell'Enpa dopo che martedì 26 marzo un lupo confidente che si aggirava vicino alle elementari del centro della val di Fassa è stato allontanato dal Corpo forestale della Provincia di Trento con munizioni di gomma

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Con la crescita, tuttavia, si temeva per la sua salute e per eventi imprevedibili causati dalla vicinanza forzata con gli esseri umani 

In azione i forestali. A riprenderlo con il cellulare è stato un residente che passeggiava con il bambino nel passeggino. Secondo gli esperti si potrebbe trattare dello stesso lupo che a gennaio era stato visto avvicinarsi a una mamma con il figlio in carrozzina, vicino a una pista per il fondo, sempre a Pozza

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“Tutto risale a un fatto avvenuto in settembre - ha riferito il conduttore delle centinaia di pecore, Luca Giuliani, che ha parlato di circa 600 capi tra grandi e piccoli - quando un dipendente che si era comportato in maniera aggressiva con gli animali. Dopo i fatti, appena saputo, l'ho subito allontanato”

Lo zoologo e divulgatore Aldo Martina: “Secondo il parere dei tecnici, si tratta di una specie che preferisce aree di pianura, magari libere da lupi che rappresentano un deterrente. È comunque auspicabile ridurre le condizioni che lo favoriscono come la reperibilità di fonti alimentari di origine antropica. Per l'uomo comunque non rappresenta un pericolo diretto”