l'Adige

Ministro Kyenge sbotta: «Basta insulti dai leghisti»

Alla fine anche la mite Cecile Kyenge non ce l'ha fatta più: troppi gli attacchi da parte dei leghisti, e troppo violenti. E dopo aver ripetuto per giorni, come un mantra, che alle aggressioni si deve rispondere con il dialogo, ieri è sbottata e ha chiesto a Roberto Maroni di mettere in riga i suoi, militanti e dirigenti, e di far cessare le ingiurie. Minacciando, in caso contrario, di disertare la Festa della Lega Nord a Milano Marittima il 3 agosto

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Lo sdegno di Dorigatti

"Ritengo doveroso esprimere il totale sdegno delle Istituzioni democratiche nei confronti delle frasi ingiuriose di Paolo Serafini, che con gergo orrendamente razzista ha insultato ripetutamente il ministro della Repubblica Cecile Kyenge". Così il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti, sulle affermazioni del consigliere circoscrizionale di Trento su un social network

Shock Kyenge

Calderoli ha fatto scuola, e c'è sempre qualcuno pronto a seguire i cattivi maestri. È il caso di Paolo Serafini, consigliere circoscrizionale di San Giuseppe - Santa Chiara, ex leghista e oggi grisentiano in Progetto Trentino: «Il Ministro Kyenge? - scrive - Torni nella giungla dalla quale è uscita». Civico: esposto in ProcuraTutto sull'Adige in edicola

Forza Nuova, insulti alla ministro Kyenge

«Torna in Congo». Forza Nuova attacca il ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge, e il diritto di cittadinanza, con un manifesto choc. «Non sono questi che mi fermeranno» risponde Kyenge, che rilancia l'ipotesi di uno ius soli «temperato», aprendo al confronto anche con chi la pensa diversamente, purchè «nel rispetto delle regole». A Macerata il movimento di ultradestra appende lo striscione razzista davanti alla sede del Pd, che vuole conferire a Kyenge la cittadinanza onoraria; poi invia alla stampa le foto e un comunicato contro «il ministro della (dis)integrazione»