Peghini cambia ancora idea e offre il titolo della serie D

Ennesima puntata della telenovela calcistica provinciale. I protagonisti sono sempre gli stessi: Peghini, Bizzozero, Morelli, Moser, Belfanti, Petrollini e Mellarini, più qualche "comparsa" che entra in scena di tanto in tanto. Mentre i tifosi seguono tra amarezza e amara ironia l'evolversi della situazione (vedi foto scattata ieri durante le Feste Vigiliane), il nuovo colpo di scena parla di un riavvicinamento tra Trento e Fersina, con Peghini pronto a cedere i diritti della D e a ripartire dalla II Categoria con la Fersina. La Figc approva, Bizzozero rifiuta, i tifosi non accettano alcun tipo di compromesso riguardante il nome

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Peghini cambia ancora idea e resta a Pergine

La telenovela del calcio di casa nostra non accenna a finire. Il protagonista assoluto, in questi giorni, è Francesco Peghini. Prima il flirt con il Mezzocorona, poi l'ipotesi di una presidenza del Trento, in un progetto insieme ai vari Bizzozero e Belfanti, infine la creazione dell'A.C. Trentino, una società nuova e ben vista dal mondo politico che giocasse al Briamasco in serie D. Niente di tutto ciò. L'ultima ipotesi è che Peghini resti a Pergine con la sua Fersina a giocare la serie D. Insomma incontri, telefonate, fiumi di inchiostro, progetti, litigi, strette di mano per nulla. Tutto resterà come prima. E in tutto questo il Trento? Ripartirà dall'Eccellenza? Ma con chi al timone? In questo caso la telenovela pare essere ancora molto lunga

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Mezzo e Fersina, salta la fusione?

Fusione o non fusione, questo è il problema! E se fosse una sorta di collaborazione ben strutturata? Sembra essere stata messa per il momento in disparte la parola «fusione» tra Fersina e Mezzocorona. Gli ultimi rumors sembrano raccontare non più di una fusione ma di una collaborazione sempre tra la società del presidente Francesco Peghini e la società gialloverde. In particolare in Rotaliana alcuni dirigenti storici non vedevano di buon occhio l'operazione, al pari del sindaco di Mezzocorona Mauro Fiamozzi

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Mezzo e Fersina, la fusione è fatta

E allora la fusione è fatta. E' nata la nuova società «Trentino» che in serie D unirà gli intenti della Fersina Perginese rimasta in categoria e del retrocesso Mezzocorona. Dopo la discussione davanti ad un caffè, dopo aver eliminato ogni intenzione di coinvolgere il Trento e soprattutto "questo" Trento che ripartirà dall'Eccellenza, i presidenti Francesco Peghini e Alberto Grassi, entrambi valsuganotti, hanno varato, a fianco di fidati collaboratori, un documento di intenti

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Mezzocorona sconfitto, il Trento vince 3-2

Una vittoria, un pareggio e una sconfitta, questo il bilancio delle tre formazioni provinciali di serie D. A sorridere è solo il Trento, che nel derby contro il San Giorgio porta a casa tre punti importanti per continuare a sperare. A Brunico finisce 3-2 per i ragazzi di De Paola: la salvezza, tuttavia, rimane quasi utopica. Perde invece 3-1 a Voghera il Mezzocorona: per i ragazzi di Orsini un approccio alla gara disastroso, con il primo tempo che si chiude 3-1 (doppietta dell'ex De Angelis). Poi la reazione, il gol di Ciaghi, ma non basta e l'Eccellenza è sempre più vicina. Buon pareggio per la Fersina contro il Seregno (gol trentino di Mammetti). La salvezza matematica non c'è ancora, ma manca pochissimo

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Esultano Cortese e la Fersina: quattro sberle al Trento

La Fersina travolge il Trento 4-1 nel derby infrasettimanale di serie D. Un risultato che di fatto regala la salvezza alla compagine valsuganotta e condanna il Trento alla retrocessione. Il primo tempo si è chiuso 1-0 per i ragazzi di Cortese (a destra nella foto), grazie al gol di Lleshi. A inizio ripresa l'illusorio pareggio della formazione di De Paola con Alberti. Poi solo Fersina, in gol con il bomber Panizza e, nel finale, con Donati e Micheli. Il Mezzocorona vince 2-1 col Sant’Angelo

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Altri 258 mila euro per lo stadio della Fersina

Per mettere a norma il campo di calcio di Costa di Vigalzano e permettere alla Fersina di continuare a giocare partite di serie D il Comune di Pergine dovrà spendere 258.000 euro per rifare la recinzione. Ma la vicesindaco  Marina Taffara  spera in una ulteriore deroga per non spendere, di questi tempi, tanti soldi per una recinzione che non sembra indispensabile, se non per una questione burocratica