Per i probiviri nazionali c’era la «volontà del consigliere Cia di contravvenire sistematicamente ai principi interni di Fratelli d'Italia». E non gli perdonano di aver detto «bullo» ad Urzì
LA SCELTA Cia lascia Fratelli d'Italia e costituisce il gruppo misto
SCONTRO Fratelli d'Italia, scambio al veleno Ambrosi-Urzì
CASO CIA Urzì: «Imbarazzante difesa del proprio assessorato»
La deputata attacca il commissario del suo partito e invita l’ex assessore a «resistere e rimanere»: dopo l’accordo con Fugatti su Ambrosi, il partito di Meloni è un campo di battaglia
Dopo l'esito del confronto fra Lega e Fdi, il consigliere provinciale ha diffuso un comunicato dai toni molto duri nei riguardi della gestione delle trattative sulla nuova giunta da parte del partito meloniano: "Comportamenti che non esito a definire riprovevoli". Al posto di Cia sarà nominata nuovamente assessore la leghista Giulia Zanotelli
GIUNTA Fugatti trova l’accordo con il Patt, Marchiori assessore «esterno»
Il consigliere medita di lasciare il partito. Il commissario Urzì dice che «4 su 5 il nostro gruppo è compatto». Ed alla fine Cia «rimarrà al suo posto se il presidente Fugatti deciderà nella sua massima autonomia di non ritirargli le deleghe»
Dalla firma del decreto alla riunione di giunta (ma senza Zanotelli), e l’Aula bloccata che si riunirà di nuovo solo il 13 dicembre
L'ACCORDO Habemus giunta, Gerosa alla vicepresidenza
LA GIUNTA. Fugatti annuncia: le deleghe di Cia a Zanotelli
Dopo aver «occupato» l’ufficio, resta senza deleghe: «Ma Fugatti non mi ha chiamato. Comunque è colpa di Urzì, il commissario del partito che vive a Vicenza e passa tutto il tempo a Roma»
Per il commissario meloniano, «invece di rispettare i patti ora stanno trascinando indecorosamente questo spettacolo. Il gruppo di Fdi è unito nella sua totalità nonostante le decisioni unilaterali dell'assessore Claudio Cia»
Mentre prosegue il braccio di ferro fra Lega e Fratelli d’Italia, Cia rompe le consegne di Urzì e si presenta «al lavoro». E per la nuova giunta tutto si complica ulteriormente. «Sono passati 40 giorni, non si può più tergiversare»
Fratelli d’Italia fa fuoco sul vicepresidente della giunta, che stava per candidarsi con il Patt e la Svp. Ma è stato stoppato «dal diktat di Roma» tramite Fugatti. E fra un anno, che succederà?
Dietro al provvedimento, il mal di pancia fra Fratelli d’Italia e Lega, l’assessore ha presentato un testo fotocopia e ha cercato di intestarsi il merito: «Con tutti i problemi della sanità, come fa a trovare il tempo di occuparsi anche di questo?»
