Valsugana

Agrovoltaico, a Caldonazzo il consiglio comunale dice no al progetto di un’azienda

Una società agricola intende realizzare un campo per la produzione di energia dal sole nelle campagne, coltivate a meleti, fra Caldonazzo e Levico, verso le Lochere. La modalità scelta consentirebbe anche la coltivazione della terra, ma secondo l'assemblea municipale, sarebbe «in netto contrasto con la strategia di sviluppo turistico dei fondovalle alpini e in particolare della conca dei laghi di Caldonazzo e Levico (terza destinazione turistica estiva del Trentino)»

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di Luigi Oss Papot

CALDONAZZO - L'intero consiglio comunale di Caldonazzo (maggioranza e minoranze unite) ha approvato, nel corso dell'ultima seduta, una mozione che esprime preoccupazione per la prospettata realizzazione su aree agricole di pregio di un nuovo campo agrovoltaico di 6,5 ettari (con una produzione di energia di 3,5 MWh di picco).

Non si tratta, si precisa, del progetto presentato dalla Edilpavimentazioni per l'area produttiva a Quaere, che si trova su territorio comunale di Levico, ma di un progetto di un'azienda agricola locale da realizzarsi nelle campagne, coltivate a meleti, fra Caldonazzo e Levico, verso le Lochere, su terreni classificati dal Piano regolatore generale e dal Piano urbanistico provinciale come aree agricole di pregio.

L'azienda agricola promotrice del progetto ha inoltrato lo scorso aprile all'Agenzia provinciale per le risorse idriche e l'energia la domanda per l'Autorizzazione integrata per l'energia (in sigla Aie) ai fini di questa realizzazione.

Al Comune di Caldonazzo, altresì, sono stati inoltrati gli elaborati progettuali e le relazioni tecniche e specialistiche di quanto si vuole realizzare.

La mozione specifica che «la proposta di agrovoltaico è un intervento in netto contrasto con la disciplina degli interventi ammessi e con le previsioni del Prg di Caldonazzo nelle aree agricole di pregio».

Le motivazioni che hanno portato tutto il consiglio a esprimere parere negativo a quest'opera sono legate anche all'idea di sviluppo del territorio, in quanto, si legge, un progetto di tal portata sarebbe «in netto contrasto con la strategia di sviluppo turistico dei fondovalle alpini e in particolare della conca dei Laghi di Caldonazzo e Levico (terza destinazione turistica estiva del Trentino)», compromettendone l'attrattività turistica.

«Dare spazio a iniziative come quella dell'agrovoltaico per impianti che superano il fabbisogno di autoconsumo aziendale - prosegue la mozione - porterebbe a una rideterminazione importante delle rese economiche per ettaro, introducendo nuove forme di redditività che potrebbero portare a un progressivo abbandono delle colture agricole».

Con l'approvazione di questo documento, l'intero consiglio comunale dunque esprime «preoccupazione rispetto alla realizzazione di analoghi impianti nei fondovalle trentini, parere negativo alla proposta di realizzazione di un impianto agrovoltaico nella piana di Caldonazzo, parere negativo alla concessione delle servitù di passaggio su suolo pubblico degli impianti connessi alla realizzazione dell'impianto agrovoltaico».

Nella Conferenza diservizi decisoria, dove la giunta comunale sarà chiamata, porterà questi pareri negativi. L'azienda agricola interessata si è intanto impegnata a far avere al consiglio, entro 30 giorni, ulteriore documentazione relativa al progetto.

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