Levico / Il dibattito

La petizione: non si demolisca l'ex Masera, la si faccia diventare una biosfera-casa delle farfalle

I proponenti, sostenuti dal consigliere provinicale Alex Marini, hanno consegnato il testo al presidente Kaswalder. E spiegano: “Ci ripensi anche l’amministrazione comunale, il Muse è interessato a questa operazione”

LEVICO. “Perché demolire la ex Masera di Levico Terme, un edificio che incarna la storia di questo territorio e di tutta la Valsugana, la saga della lavorazione del tabacco, l’epopea delle leghe contadine?”. Se lo chiedono Maurizio Dal Bianco e Luca Tieppo, che hanno depositato a palazzo Trentini una petizione popolare per richiamare l’attenzione della cittadinanza e del governo provinciale.

“Controparte” appare essere l’amministrazione comunale levicense, che a settembre – dopo l’incontro in loco con la Giunta provinciale – ha improvvisamente annunciato la demolizione dello storico immobile, che il Fai ha inserito nel 2022 tra i Luoghi del Cuore.

Gli autori della raccolta firme si dicono esterrefatti, vista l’assenza di perizie sullo stato dell’edificio ma anche di qualsiasi piano d’utilizzo dell’area, che giustifichi il sacrificio del solido manufatto del 1925, in realtà ristrutturabile con poca spesa e assolutamente meritevole di una valorizzazione.

L’idea dei proponenti è di farne una “biosfera-casa delle farfalle” con annesso ecomuseo, capace di diventare luogo di attrazione internazionale con un percorso esperienziale di bio-inspiration sul rapporto uomo-natura. L’idea interessa al Muse, potrebbe essere connessa con Artesella e consentirebbe di preservare l’antico essiccatoio voluto dal senatore Luigi Carbonari, simbolo dello spirito cooperativo e di quell’economia che a Levico si affiancò in modo ottimale con l’intrapresa turistica del periodo imperial-asburgico.
 

L’appello di Dal Bianco e Tieppo – accompagnati e sostenuti oggi dal consigliere Alex Marini - è caldamente rivolto al sindaco Gianni Beretta ma anche alla Giunta provinciale, che potrebbe impedire un grave errore di prospettiva e dialogare con il Comune per migliori intenti sul futuro dell’ex masera.
 

Il presidente Walter Kaswalder, nel ricevere le firme raccolte su Change.org, ha rammentato che da consigliere comprensoriale s’imbatté più volte nel problema della destinazione di questo immobile. Ha poi garantito che in Commissione legislativa il tema sarà istruito con opportune audizioni. ​

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