Valsugana / L’allarme

Alcol, farmaci e poi la rapina: 2 ragazze straniere stordite con un mix di sostanze versate nel bicchiere

L'indagine, partita nel maggio scorso, non è stata semplice, a causa dei ricordi talora confusi della vittime. È stato comunque possibile verificare il racconto e il tipo di sostanza che aveva fatto perdere loro lucidità

BORGO. Alcol e benzodiazepine: con questo mix due uomini di 34 e 49 anni residenti in Valsugana hanno sedato due ragazze con cui stavano passando la serata, per poi rubare loro gioielli e cellulari. L'atto criminale è stato compiuto ai danni di due giovani di origine cinese, invitate nell'abitazione del 49enne per trascorrere qualche ora di relax, e alle quali sono state offerte bevande alcoliche che contenevano una sostanza incolore e insapore come lo Xanax.

Quando le ragazze si sono accorte che qualcosa non andava - a partire dalla vista offuscata, dalla sonnolenza improvvisa, da uno stordimento generale - ormai era troppo tardi: si stavano manifestando gli effetti del farmaco. Hanno chiesto ai due uomini di essere riaccompagnate a casa, e così è stato, ma il giorno dopo si sono accorte di non avere più le catenine d'oro al collo, né i bracciali e gli anelli che indossavano. Spariti anche i cellulari.

Le due giovani hanno presentato denuncia ai carabinieri della stazione di Borgo, coordinati dal comandante della compagnia Alfredo Carugno. L'indagine, partita nel maggio scorso, non è stata semplice, a causa dei ricordi talora confusi della vittime. È stato comunque possibile verificare il racconto e il tipo di sostanza che aveva fatto perdere loro lucidità.

I carabinieri hanno subito imboccato la pista giusta, grazie agli accertamenti tecnici che hanno permesso di individuare dove si trovasse uno dei cellulari sottratti alle vittime. Con in mano i decreti di perquisizione domiciliare emessi dall'autorità giudiziaria, mercoledì mattina i militari hanno suonato il campanello delle abitazioni dei due sospetti. E hanno trovato una "sorpresa": oltre a ciò che stavano cercando, ovvero il telefonino appartenente ad una delle ragazze rapinate, nella casa del 49enne i militari si sono trovati davanti a ben 112 pacchi da 15 chili l'uno di pellet, per un valore complessivo che sul mercato supera i mille euro.

Come ricostruito, le confezioni provenivano da un negozio di agraria di Borgo dove a metà settembre era avvenuto un furto. Merce rubata, insomma, che in questo periodo storico arriva a rappresentare un "bene di lusso" a fronte del caro-energia e del rischio di rimanere al freddo. Altra scoperta, che peserà invece sulla fedina penale del complice, è avvenuta a casa del 34enne: sono stati rinvenuti 47 proiettili di pistola calibro 7,65, la cui provenienza - come evidenziano i carabinieri - è in corso di accertamento.

I due amici, entrambi italiani residenti in Bassa Valsugana ma provenienti da altre zone, sono già noti alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio e contro la persona. Non hanno un lavoro fisso e non farebbero nulla per nascondere la loro indole: sensibili alla "bella vita" (sono stati notati in passato a bordo di macchinoni), avrebbero organizzato la serata con le due straniere non solo in nome del connubio "donne e alcol", ma non l'obiettivo di fare soldi in maniera facile rapinandole dei gioielli vistosi che indossavano. Una trappola che avrebbe potuto avere un esito peggiore della "sola" rapina: trattandosi di farmaci sciolti nell'alcol senza alcun criterio, è impossibile prevedere la reazione del corpo.

Il mix è potenzialmente mortale. I due complici sono stati denunciati per la rapina nei confronti delle due ragazze cinesi, per ricettazione (per i pellet rubati nel negozio) e per detenzione abusiva di armi e proiettili.

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