Viabilità / Valsugana

Statale della Valsugana e code a Carpané: «Buttiamo giù le case vuote e allarghiamola»

La provocazione degli abitanti del comune di Valbrenta (Campolongo sul Brenta, Cismon del Grappa, San Nazario e Valstagna) , esasperati dalla situazione sempre più difficile. E per il progetto chiedono aiuto al Trentino, che investe 38 milioni per la Castelnuovo-Grigno

di Massimo Dalledonne

VALBRENTA. La proposta arriva dagli abitanti del comune di Valbrenta (Campolongo sul Brenta, Cismon del Grappa, San Nazario e Valstagna): «Perché per risolvere i problemi del traffico sulla Ss47 non facciamo un progetto unitario con il Trentino?».

La notizia è stata pubblicata, nei giorni scorsi, sul Giornale di Vicenza. Il problema della viabilità, nella zona conosciuta anche come la Valsugana veneta, è letteralmente esploso quest'estate tanto che, oltre alle lunghe code di auto che si formano sulla strada statale per il semaforo di Carpanè (colonne continue dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 22) ora si bloccano anche le strade secondarie. E i residenti non ce la fanno più.

Come scrive Francesca Cavedagna «l'ammodernamento della statale 47? Ormai abbiamo perso le speranze. Sono passati più di trent'anni dai primi progetti, ma qui la qualità della vita continua a peggiorare, anche le aziende fanno fatica a lavorare nei giorni di maggiore congestione del traffico. Quando poi si verifica un incidente, non ne parliamo. Se qualcuno di noi residenti si sentisse male e avesse bisogno di un intervento urgente del 118 probabilmente farebbe in tempo a morire. Ma i soldi ci sono, oppure li hanno già spesi tutti per la Pedemontana Veneta? Alla nostra sicurezza chi ci pensa?».

Queste le rimostranze e le preoccupazioni degli abitanti di Valbrenta. Colonne non solo in estate, anche in inverno per l'esodo verso le piste da sci. Tanto che, come si legge ancora nell'articolo, dei residenti si sono improvvisati anche agenti del traffico. É il caso di Ivan Pontarollo, titolare di Ivan Team, che ha in gestione le grotte di Oliero. Ottenuto l'assenso dei vigili e del sindaco, un giorno si è messo a regolare il traffico sul ponte della Vittoria che collega la Ss47 al comune di Valstagna.

Così non si può più andare avanti. Ed allora cosa fare? Ecco la provocazione. «Per risolvere il problema del grosso nodo di Carpanè - si legge nell'articolo del Giornale di Vicenza - proponiamo di fare un progetto assieme al Trentino. In che modo? Anche in Valbrenta ampliare la sede stradale. Qui la maggior parte delle case sulla statale - ricordano i residenti - sono ormai disabitate da tempo: basterebbe buttarle giù e allargare la carreggiata».

In Valsugana i sindaci hanno deciso di adeguare la Ss47 in un tratto di 7,7 chilometri tra Castelnuovo e Grigno. Un investimento di 32,8 milioni di euro: entro il 2023 l'avvio del procedimento dei lavori e opera completata nel 2026. Anche Valbrenta ora chiede di adeguare la Ss47 nella Valsugana veneta. Abbattendo le case disabitate nel centro storico di Carpanè. Valsuganotti veneti e trentini d'accordo: no a nuove lingue d'asfalto. Quella che arriva dal Veneto è una provocazione? Forse. Ma questo è quello che oggi pensa, chiede e vuole la gente.

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