Covid / Il caso

Bar no vax a Borgo, stangata da 23mila euro. Titolare indignata : “Non li pagherò mai”

Un locale “ribelle”, che già negli scorsi mesi si è opposto alla chiusura per le restrizioni imposte dalla pandemia. Di fronte agli agenti della polizia locale, la titolare ha spesso esibito articoli di legge per dimostrare il fatto che era regolare tenere aperto

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BORGO. “Nel mio locale si entra senza mascherina e non chiederò mai il green pass, non è compito mio farlo». Monica Cadau, titolare del bar «Al nuraghe» di Borgo Valsugana non demorde dalla sua battaglia no vax che finora le ha procurato sanzioni per 23mila euro che però lei non ha intenzione di pagare. E ieri dopo aver organizzato una festa nel locale ha "respinto" i controlli di carabinieri e vigili.

«Il mio bar resta aperto!»: la sfuriata della titolare davanti agli agenti di polizia a Borgo Valsugana

«Il mio bar resta aperto»: Monica Cadau è la battagliera titolare del bar “Al Nuraghe” di Borgo Valsugana. Un bar “ribelle”, che si oppone alla chiusura per le restrizioni imposte dalla pandemia. Di fronte agli agenti della polizia locale, la titolare esibisce articoli di legge e ribadisce che, multe o non multe, lei terrà aperto il suo locale. Una sfuriata in piena regola davanti agli agenti.

Stamattina il sindaco avrà un confronto con la polizia locale e con i carabinieri in merito a quanto accaduto ieri. «E poi si tireranno le somme. Ci rivolgeremo al Commissario del Governo, investiremo dell'accaduto la Prefettura» aggiunge Galvan. Il controllo di ieri, seppur parziale, non sarà senza conseguenze per Monica Cadau: per lei e per le persone che le erano vicine sostenendola nella ribellione, si sta valutando la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.

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