Vallagarina / L'allarme

Mori, malore per esalazioni di monossido di carbonio: una persona soccorsa in casa

Intervento dei vigili del fuoco volontari e del personale di Trentino Emergenza, portato in salvo anche un gatto che si trovava nell'abitazione

MORI. Una persona è stata trasportata in ospedale, l'altra sera a Mori, in seguito a un malore dovuto a un'intossicazione da monossido di carbonio.

Nell'abitazione al quarto piano di un palazzo sono intervenuti verso le 20 i vigili del fuoco volontari che hanno verificato la presenza nell'aria di monossido di carbonio, gas inodore e incolore che esala da combustioni scorrette e può provocare gravi danni alla salute.

Una volta areati i locali, il personale sanitario si è messo all'opera in un amiente sicuro, ma per portare fuori la persona è stato necessario l'utilizzo della piattaforma meccanica dei pompieri, perché le scale dell'edificio erano troppo strette.

Portato in salvo anche un gatto che si trovava in casa e che è stato affidato alle cure veterinarie.

Il monossido di carbonio (CO) è un gas inodore e incolore, sostanzialmente non percepibile, che provoca la morte quasi immediata di chiunque lo respiri.
 
Si tratta di un prodotto di combustione emesso da caldaie, motori a benzina, fornelli, stufe, generatori, lampade a gas, oppure che brucino carbone o legno.
Spesso la causa di incidenti anche letali sono caldaie difettose con cattiva combustione o utilizzate senza assicurare la necessaria aerazione dei locali ed espulsione del monosssido di carbonio tramite i canali di fumo.
La buona ventilazione è fondamentale per evitare rischi nei luoghi che ospitano caldaie o anche semplici piani di cottura.
 
L'accumulo di monossido di carbonio in spazi completamente o parzialmente chiusi può provocare la morte per avvelenamento di persone e animali presenti.
In commercio sono disponibili speciali rilevatori che danno l'allarme nel caso di concentrazioni a rischio nell'ambiente domestico.

(foto vigili del fuoco volontari di Mori)

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