Furti / Il caso

Il raid dei ladri nei garage a Civezzano: sparite quindici biciclette fra le 3 e le 4 di notte

Altri dettagli sul "colpo" in alta Valsugana: in azione una banda specializzata, con un furgone rubato: hanno forzato venti serrande, e sono entrati in almeno dieci box. Migliaia di euro il valore della refurtiva

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di Umberto Caldonazzi

CIVEZZANO. È stata una vera e propria razzia quella messa a segno nella notte tra domenica e lunedì a Civezzano: una banda di malviventi specializzata nel furto di biciclette ed e-bike ha colpito almeno dieci garage, dopo averne forzati il doppio: quindici le biciclette sparite.

La banda ha colpito poco dopo le 3.30, nel cuore soprattutto nella zona tra via Murialdo e la strada di maso Zandonà, oltre che in alcune delle frazioni.

Il capitano degli Schützen di Civezzano, Gilberto Caresia, è stato svegliato attorno alle 3.40 dall'insistente abbaiare del suo cane, che di notte rimane sul terrazzino esterno dell'appartamento: «Mi sono alzato e mi sono sporto dal balcone, ma non ho notato alcun movimento o rumore, quindi sono ritornato a dormire».

Il suo cane aveva avvertito la presenza dei ladri, nei garage vicini: Caresia abita in uno degli appartamenti di una palazzina posta sulla destra all'inizio della strada di maso Zandonà, per chi sale dal centro di Civezzano in direzione dell'asilo nido

.I malviventi si stavano impossessando di due biciclette da corsa depositate nel garage di Tiziano Ramus: «Stavo dormendo e non ho udito rumori. Solo quando sono stato allertato da Gilberto, mio vicino di casa, ho potuto scendere a controllare. Quattro dei sei portoni in metallo di altrettanti garage erano stati forzati con tronchesi e altri attrezzi per bucare la lamiera e arrivare alle serrature. I ladri hanno rovistato anche in alcune auto ».

Grande lo sconforto di Ramus, certamente per il danno subito - al pari di quello patito dai suoi vicini di casa - ma soprattutto per l'aver dovuto constatare, ha spiegato, «come, sempre più manchi sicurezza anche negli ambiti del privato, come succede ormai negli ultimi anni, dove spesso si deve subire, impotenti, la violazione della propria casa».

I malviventi per caricare e portare via la refurtiva, hanno rubato un furgone che era parcheggiato presso altre case, un po' più a valle, verso la strada provinciale di Civezzano, nella zona delle «Campagne».

Non soddisfatti, fra le cinque e le sei del mattino i ladri hanno forzato anche i portoni delle palazzine presenti in via Murialdo, sempre a Civezzano. La ricerca era sempre quella di biciclette da corsa.«A noi sono state rubate le due biciclette. Possiamo stimare un danno di circa 4.500 euro. Oltre al danneggiamento dei portoni ai quali sono stati fatti saltare i blocchetti della serratura», ha riferito uno dei residenti colpiti.

Tra le vittime, anche il docente universitario Michele Andreaus, al quale sono state sottratte due biciclette da corsa: «Una era nuova, l'avevo appena comprata: quando sono andato in caserma dai carabinieri per sporgere denuncia, ho capito trovando altri vicini che quello che era stato messo a segno era stato un autentico raid in buona parte del paese.

I ladri, poco dopo le 5.40, devono essere stati disturbati: a quell'ora si vedono allontanarsi a bordo del furgone, per lasciare Civezzano con la refurtiva. All'esterno dell'ultimo garage ripulito hanno lasciato un tronchese.

L'utensile è stato acquisito dai militari dell'Arma assieme ai filmati delle telecamere pubbliche e private che potrebbero aver immortalato i malviventi: le indagini sono ora in corso, anche da parte del radiomobile della compagnia di Trento.

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