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Fugatti in Valsugana per incontrare i sindaci, dovrà spiegare cosa intende fare per il raddoppio della statale

Dopo il dietrofront sul progetto «2+2» corsie, un incontro con i tecnici provinciali per mettere le carte in tavola. Ma il PD lo incalza: «Si può sapere qual è il progetto della giunta provinciale?»

VALSUGANA. Dopo il sopralluogo solitario dei giorni scorsi (c’erano sololui, l’assessore Segnana e l’ingegner Martorano), a breve il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ritornerà in Valsugana. Per incontrare i sindaci e il commissario della Comunità Attilio Pedenzini. E discutere del dietrofront sul progetto 2+2 che aveva provocato una valanga di reazioni negative.

«In quell'occasione ci confronteremo, conosceremo anche la sua opinione e quella dei tecnici provinciali in merito alla proposta che abbiamo fatto per la riorganizzazione della SS47 tra Castelnuovo e Grigno» dice il presidente.

L’annuncio durante il consiglio comunale dell’altra sera a Castel Ivano. E la parte più interessante della seduta è arrivata alla fine. Tra le varie ed eventuali quando il sindaco Alberto Vesco, sollecitato sul tema dai consiglieri di minoranza Gabriele Tisi e Armando Floriani, ha fatto il punto della situazione SS47.

«La mozione che abbiamo approvato in occasione dell'ultima seduta e la proposta del nuovo tracciato è stata condivisa da tutti i sindaci - ha ricordato - ora tutto è nelle mani della Provincia. Mi aspettavo dai sindaci un documento più chiaro - ha incalzato Floriani - dove si accennasse anche alla scelta fatta per le quattro corsie. Il risultato raggiunto - ha proseguito Tisi - è frutto di una iniziativa partita dalle minoranze. Già nella scorsa legislatura ne avevamo parlato e ci fa piacere che da parte della maggioranza ci sia stata una apertura nei nostri confronti. È giusto, però, dare a Cesare quel che è di Cesare».

E Fugatti, cosa dirà? Il PD del Trentino lo incalza, con un comunicato del consigliere provinciale Alessio Manica: «Nel presentare con la solita enfasi il progetto “2+2” di raddoppio della statale della Valsugana nel tratto tra Borgo Valsugana e Grigno, il Presidente Fugatti spiegava che “i criteri che hanno orientato la scelta della Giunta sono tre: sicurezza, tempi di realizzazione, compatibilità economiche”.

La sollevazione dell’intera valle per l’ipotesi annunciata dalla giunta e le giuste osservazioni dei sindaci, che hanno proposto un tracciato alternativo, hanno costretto il presidente a un ripensamento e hanno mostrato chiaramente – se ce ne fosse stato bisogno - che come sempre nulla era stato condiviso. Ennesima dimostrazione che dietro al piglio decisionista si nasconde in realtà la totale incapacità della Giunta leghista di programmare, di pianificare e di confrontarsi con i territori.

Si spera che il Presidente Fugatti abbia almeno imparato la sequenza logica dei processi decisionali: prima si fa il sopralluogo, poi ci si confronta con il territorio, poi si decide e infine si progetta. A fare viceversa è facile incappare in figuracce come questa. Per sapere quali sono ora le intenzioni della Giunta provinciale Alessio Manica ha presentato oggi due interrogazioni».

In particolare, nella interrogazione a risposta immediata, Manica scrive fra l’altro: «La Giunta provinciale ha di recente dichiarato di voler procedere al raddoppio della SS della Valsugana fra Castelnuovo e Grigno con il progetto cosiddetto "2+2". Non sono mancate le dure di prese di posizione di molti Amministratori locali e in risposta il Presidente Fugatti ha dichiarato che “i criteri che hanno orientato la scelta sono tre: sicurezza, tempi di realizzazione, compatibilità economiche” e che il progetto “risulta pertanto sostenibile”.

In data 18/03/2021, il Consiglio di Castel Ivano ha approvato all’unanimità una mozione per proporre una soluzione progettuale diversa, che prevede la prosecuzione della strada a quattro corsie dal sottopasso ferroviario nel comune di Castelnuovo sul sedime a valle della ferrovia fino al sottopasso per Ospedaletto sulla s.p. 61 e innesto sulla s.s. 47 previa realizzazione di adeguato svincolo in entrata in uscita, proseguendo poi con le quattro corsie sul tracciato attuale della s.s. 47, con allargamento a monte, fino all’altezza della ex stazione ferroviaria di Ospedaletto, per poi procedere sul tracciato attuale fino a valle dello svincolo est di Ospedaletto.

Visto che la soluzione “2+2” renderebbe anche molto complessi gli interventi di miglioramento della linea ferroviaria, e alla luce del quantomeno tardivo sopralluogo sul posto del Presidente del 06/04/2021, chiedo se sia intenzione della Giunta ritornare sui propri passi e procedere ad una attenta valutazione della soluzione proposta dal Comune di Castel Ivano».

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