Referendum, "battaglia" in corso sulla collocazione del municipio

È ancora aperta la questione della consultazione popolare per l'ubicazione del nuovo municipio nel Comune di Levico. Sembra lontanissima la tematica che aveva diviso le due fazioni politiche predominanti al tempo della campagna elettorale della primavera del 2019, come anche il famigerato accordo che prevedeva la realizzazione del nuovo municipio presso l'ex Cine Città (nella foto il rendering), l'abbattimento della Macera tabacchi e la cessione alla Provincia del complesso delle ex scuole medie che, in tempi di Covid-19, si sono rivelate una risorsa fondamentale e che ad oggi sono occupate da alcune classi e rendono possibile il distanziamento sociale e la continuazione della didattica in presenza. Eppure l'argomento è più che mai attuale.

Manca un mese al termine, previsto per il prossimo 30 novembre, del periodo dedicato alla raccolta firme richiesta per legge che permetterà, se il numero dei sottoscriventi sarà pari al 10% della popolazione avente diritto, di procedere con l'effettiva realizzazione del referendum proposto dal comitato. L'argomento, spiegano i consiglieri di minoranza che si sono occupati in questi mesi di raccogliere le firme e promuovere l'occasione dei cittadini di esprimere il proprio parere, «sta a cuore a tutti ed è importante per la città: il fatto che tutti possano esprimersi e dare in questo modo un'indicazione a tutto il consiglio è fondamentale». A causa delle normative anti virus non sono state possibili le serate-dibattito e di confronto che dovevano essere organizzate per chiarire meglio le posizioni dei due fronti, andare a fondo della questione e prendere la decisione con tutte le informazioni a disposizione. Al momento, spiegano i consiglieri, «le firme sono circa un terzo del minimo per permettere lo svolgimento del referendum e questo è dovuto soprattutto alle normative anti contagio che impongono tutta una serie di prescrizioni che rendono difficile avvicinarsi ai cittadini per promuovere questa iniziativa».

Anche di questo parlerà l'ordine del giorno del consigliere della Lega Aldo Chirico che sarà trattato nel prossimo consiglio comunale e chiede di protrarre il periodo di raccolta firme fino al 12 dicembre 2020, data naturale di scadenza dei 180 giorni previsti dal regolamento, e che il primo cittadino Gianni Beretta autorizzi «la riduzione del numero di sottoscrittori per il referendum per confermare le promesse democratiche fatte in campagna elettorale». La raccolta delle firme è comunque possibile presso l'anagrafe comunale e gli stand del Comitato Levicense per i Referendum tutti i giorni dalle 16 alle 18 all'entrata dei supermercati MD, Poli, davanti al bar Dalmut Marisa a Selva, tutte le domeniche dalle 9 alle 18 davanti al Caffè Nazionale, tutti i sabati dalle 9 alle 18 di fronte alla chiesa di San Taddeo a Barco e i sabati e le domeniche dalle 9 alle 18 presso l'ingresso principale del Parco secolare degli Asburgo.

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