Ecco il progetto preliminare del raddoppio della statale tra Castelnuovo e Grigno

Prima di vedere le ruspe in azione, ci vorranno anni. Ma, intanto, per il raddoppio della statale 47 della Valsugana, nel tratto tra Castelnuovo e Grigno, c'è la versione aggiornata del documento preliminare di progettazione.

Un punto fermo. L'opera è programmata in due lotti ("unità autonome e funzionali"): Castelnuovo-Barricata e Barricata Grigno.

La spesa per il primo lotto rientra tra gli interventi previsti nel Documento di programmazione settoriale 2020-2022 della Provincia in materia di infrastrutture e trasporti, approvato lo scorso luglio, ed ammonta a 61.341.000,00 euro. È un punto fermo, il documento preliminare di progettazione, perché la giunta provinciale, approvandolo nell'ultima seduta, ha confermato di voler procedere con la realizzazione di due nuove corsie, in luogo della soluzione "4 corsie", che era poi quella già individuata con il Piano del 2009 e che più sarebbe piaciuto ai candidati sindaco dei paesi coinvolti, Grigno, Ospedaletto, Castelnuovo e Castel Ivano.

Il tema della riorganizzazione della viabilità sull'asse della statale 47 della Valsugana è delicato da più punti di vista. Da un lato, occorre garantire la messa in sicurezza di chi vi transita (e dei residenti in zona); dall'altro, è fondamentale evitare che la statale diventi un ulteriore attrattore di traffico, leggero e pesante.

Quella dello sdoppiamento dell'asse stradale è una soluzione discussa e valutata nel percorso di concertazione pubblica avviato dalla giunta provinciale, che si è concretizzato in tre riunioni pubbliche sul territorio lo scorso novembre (a Grigno, Castel Ivano e Ospedaletto).

L'obiettivo della soluzione "2+2 corsie" è quello di porre un controllo al traffico pesante di attraversamento, quello di interscambio con il Veneto e, più in generale, con i territori del Nord-Est. La ratio, come detto, è quella di evitare che il tratto trentino diventi una alternativa all'attuale connessione autostradale A4-A22 che sostiene il movimento merci.

Invece, la vecchia soluzione a "4 corsie", che avrebbe comportato lo spostamento della ferrovia, garantirebbe un tracciato e flussi di traffico omogenei. Considerando tutti i fattori, alla fine, è stato preferito il progetto "2+2 corsie" per più motivi, che la delibera della giunta provinciale elenca: consente un controllo dell'accesso del traffici pesante dal Veneto ed un allontanamento del medesimo dai centri abitati, con benefici per la salute degli abitanti; mantiene l'attuale sede stradale della SS 47, messa in sicurezza nel corso degli anni, come strada locale di accessibilità e distribuzione agli abitati; è realizzabile in due unità funzionali (Castelnuovo-Barricata e Barricata-Grigno); tutto il traffico di attraversamento utilizzerà la nuova arteria; è compatibile con l'attuale contesto e risulta finanziariamente e temporalmente sostenibile con le risorse previste nel bilancio; infine, non pregiudica potenzialmente futuri interventi in relazione all'evoluzione della domanda di traffico. La giunta ha dato mandato alla struttura tecnica di procedere intanto alla progettazione dell'opera "UF1 Castelnuovo-Barricata", «compatibilmente con la definizione dei processi di lavoro sostenibile per il 2020».

Il documento preliminare di progettazione porta la firma del perito industriale Michele Vicentini .

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