Allarme a Levico, nel post covid anche i mercatini sono a rischio

Il futuro della manifestazioni a Levico è incerto. Oggi riapriranno le Terme e la breve stagione estiva del 2020 è pronta a partire, ma il presidente del Consorzio Levico Terme in Centro Efrem Filippi esprime le proprie perplessità a riguardo.
Al momento, infatti, sembra che per i prossimi luglio e agosto ospiti e residenti dovranno fare a meno dei consueti festival, i fine settimana a tema che tenevano compagnia da primavera fino a settembre inoltrato con attività creative, mercatini, bancarelle di prodotti tipici, concerti per le vie del centro e molto altro. Manifestazioni a cui ormai tutti quanti si erano abituati e che contribuivano a dare un'immagine ben precisa della cittadina, piena di vita e sempre in movimento.

«Queste attività risultano al momento difficili da fare sia per una questione di responsabilità e gestione dell'afflusso di persone, sia perché da parte della Provincia sono stati sospesi i contributi e senza questo fondamentale aiuto ci troviamo in difficoltà nell'organizzare qualsiasi evento. Per quando ci sia da parte nostra la volontà di fare, sappiamo che non possiamo chiedere, in questo momento di difficoltà, maggiori spese ai nostri associati e a chi volesse partecipare all'organizzazione degli eventi; è un momento difficile per tutti e i mesi appena passati ci hanno messi a dura prova, le attività sono comunque programmate, nel caso in cui riuscissimo in qualche modo a farle partire più avanti».
Per l'estate il presidente non esclude comunque collaborazioni del Consorzio con il Comune nell'organizzazione di eventuali manifestazioni, qualora se ne presentasse l'occasione e ce ne fosse il bisogno.

A preoccupare davvero Filippi però non sono tanto i due mesi estivi, ma quello che seguirà: «Ho estrema fiducia nell'amministrazione comunale e nella Provincia e, da inguaribile ottimista, so che arriveranno gli aiuti di cui abbiamo bisogno per la realizzazione del Mercatino di Natale, ma ad oggi non ci sono certezze. A nome di tutti i consorzi trentini, abbiamo richiesto un incontro con l'assessore provinciale Roberto Failoni per un confronto e per capire che cosa si potrà fare nel concreto per il prossimo futuro. Levico non può fare senza Mercatino di Natale».
L'evento infatti da diciotto anni è il fulcro della stagione invernale della città e muove decine di migliaia di persone, creando un indotto non indifferente per l'intera Valsugana. «Siamo sempre alla ricerca di sponsor per le nostre attività, ma non voglio nemmeno pensare a cosa significherebbe per Levico e la valle un inverno 2020 senza Mercatino di Natale; una soluzione la troveremo e in questo momento siamo pronti a chiedere un aiuto in più, ora ne abbiamo più bisogno che mai per fare in modo che il trend ricominci a salire».
C'è già la data di inizio, il 21 novembre, le manifestazioni interne all'evento sono organizzate e a breve verranno contattati gli espositori che avevano compilato la domanda di preadesione a inizio anno.
«Siamo consci che ci sono campi come la sanità e l'istruzione che hanno bisogno di molti fondi, com'è giusto che sia, ma mantenere vivo il commercio e il turismo significa mantenere vivo il Trentino e sostenere le nostre attività equivale a promuovere la socialità, la vita di comunità e rendere migliore la nostra già bellissima regione».

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