Dalla Valsugana "Carogna Virus" il rap e video con Fugatti (ma serve a raccogliere fondi)

Chi lo dice che musica e divertimento non fanno rima con la solidarietà? Non è solo una questione di strofe e di metrica, basta aguzzare l’ingegno, avere un pizzico di fantasia ed il gioco è fatto.

È quello che hanno pensato diversi giovani della Bassa Valsugana partecipando ad una iniziativa che ha raccolto finora 1.000 euro (ma altre donazioni ne arriveranno ancora) in una sola settimana. Soldi che sono stati investiti per ordinare oltre 300 mascherine ffp2. Destinatari gli infermieri, anestesisti e dottori dell’ospedale S. Chiara di Trento, impegnati in questa crisi sanitaria causata dal Corona Virus (Covid-19).

Tutto nasce dall’amicizia tra Jody Meneghini, 25enne di Borgo e Paolo Casagranda, titolare di una ditta di trasporti di Trento.

Il primo ci ha messo la faccia e la musica, il secondo ha promosso la raccolta fondi sulla piattaforma www.gofundme.com. In una sola settimana hanno raccolto 1.000 euro. In che modo? Ce lo racconta Jody, fin da piccolo appassionato di musica, hobby che oggi porta avanti quando non lavora allo stabilimento Finstral.

«Tutto è nato per caso. Ero a casa e stavo guardando la diretta Facebook, quel giorno in cui Fugatti si è espresso diverse volte in dialetto durante il quotidiano aggiornamento sul Coronavirus».
E quelle parole sono rimaste, ronzando continuamente, nella testa di Jody.

«No se va nel volt, en cantina del vizin de casa per bever en bicer/en cantina anca no/en botega se va na volta al giorno/no se va tre volte al dì en botega».
Jody fa il dj per passione. In zona lo conoscono come «Spon Jay» e da diversi anni è presente, il sabato sera, al Mato Bar di Villa Agnedo, nel comune di Castel Ivano. «Mi piace la musica da discoteca, da sempre, mi piace moltissimo mixare pezzi, crearne di nuovi e fare video musicali». Così, tra una frase in dialetto di Fugatti, la musica disco e l’ispirazione giusta in poco tempo è nato il video che Jody e gli amici hanno chiamato «Carogna virus».

Il suo profilo Instagram è seguito da oltre 2 mila follower. E qui entra in scena Paolo Casagranda. «Con il suo lavoro va spesso al Pronto Soccorso di Trento. Parlando con il personale, nei primi giorni dell’emergenza, era rimasto colpito dalla presenza di pochi dispositivi di protezione individuale. Soprattutto mascherine. È bastata una frase tra di noi e subito è nata l’idea di lanciare una raccolta fondi».

E quale modo migliore se non farlo attraverso i tanti follower e gli amici raggiunti con il suo ultimo video? In pochi giorni, una settimana, sono stati raccolti 1.000 euro ed ordinate le prime 300 mascherine ffp2. Arriveranno a giorni.

«Le daremo a chi lavora in prima linea, ai veri eroi - si legge sulla pagina dedicata alla raccolta fondi - di una guerra che purtroppo porta via la nostra storia. come le persone anziane ed anche gente giovane».
Il video è decisamente originale, come lo è l’idea di utilizzare la musica e, in questo caso, la scelta di mettersi in gioco per una giusta, giustissima causa. Certo, 1.000 euro non fanno la differenza in questa difficile battaglia contro un nemico invisibile. Ma per i 41 giovani che hanno partecipato in sette giorni a questa raccolta fondi è un bellissimo gesto che meritava di essere raccontato. Un esempio per tanti coetanei. Per info o per contribuire alla raccolta fondi ECCO IL SITO. 

GUARDA IL VIDEO PER ASCOLTARE LA CANZONE

 

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