Il lupo salta il recinto elettrico e sbrana una pecora

di Andrea Orsolin

Non siamo ancora in tempo di Quaresima e già l’agnello ci ha lasciato il pelo. Più che una liberazione salvifica, però, in questo caso si potrebbe parlare di sconforto e rabbia. Sono probabilmente queste le emozioni che ha provato Giacomo Tavernaro ieri mattina quando è giunto nella sua stalla situata poco sopra l’abitato di Transacqua, in località Pian de Lach, a lato della strada che porta a Caltena.

Nella notte tra sabato e domenica le pecore appartenenti al nipote hanno ricevuto la sgradita visita di un lupo. Il predatore si è fatto beffe della rete elettrificata, facendo un balzo all’interno del recinto in cui si trovava il piccolo gregge composto da sei pecore. Ne ha azzannata una, sbranandola, e poi via, è scappato lontano, forse spaventato da qualche rumore che ha evitato alle altre pecore di fare la stessa fine.
Nonostante il banchetto sia stato consumato a metà, la scena che Giacomo si è trovato davanti agli occhi ieri mattina è stata orribile. I forestali dell’ufficio distrettuale di Primiero, giunti sul posto, non hanno avuto dubbi nel dichiarare il lupo responsabile del fatto.

L’attacco all’ovino di Tavernaro sorprende però fino ad un certo punto: la presenza del lupo nel Primiero e nel vicino Vanoi è un fatto ormai noto, soprattutto ai disperati allevatori della zona, che se prima temevano la presenza dell’animale soprattutto nei mesi estivi, quando il bestiame si trova nelle malghe in alta quota, ora devono farci i conti anche nelle stalle situate non molto lontane dai centri abitati. E proprio sul versante dove è avvenuto l’ultimo attacco, altri due pastori in questi mesi hanno avuto a che fare con le predazioni, perdendo una pecora ciascuno.

Sabato scorso in Val Canali, invece, è stata trovata senza vita una cerva, certificando così la presenza del canide anche in quella zona.
Ma se neanche i recinti elettrificati sono la soluzione - si chiedono gli allevatori locali - come possiamo fare a proteggere le nostre bestie?

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