Se la guardia medica non c'è a Pieve Tesino arriva un infermiere: la risposta della giunta per i weekend

Un nuovo modello organizzativo che prevede coordinamento e integrazione fra i medici di continuità assistenziale (ex guardie mediche), gli infermieri e le Rsa per il presidio delle sedi dislocate nelle zone di montagna o distanti dai servizi principali di Baselga di Piné e Pieve Tesino. È quanto intende sperimentare la Giunta provinciale, su proposta dell’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana tramite l’Azienda provinciale per i servizi sanitari. L’obiettivo è fornire una risposta in tempi rapidi ai centri di Pieve Tesino e Baselga di Pinè, dove la guardia medica non c’è più dal 2016.

“La nostra volontà è quella di avere tutti i medici di continuità assistenziale necessari per coprire i servizi attualmente carenti – spiega l’assessore Segnana – nel frattempo intendiamo dare corso a questo nuovo modello; a tal fine l’Apss ha aperto un avviso per l’apertura di un ambulatorio infermieristico a Pieve Tesino il sabato, la domenica e i festivi infrasettimanali, che potrà servire come presidio ed integrazione per il medico di continuità assistenziale.

L’apertura dell’ambulatorio è sperimentale per un periodo di circa sei mesi, per valutare l’efficacia e la capacità di questo servizio di rispondere ai bisogni reali dei cittadini, prima della messa a regime. Crediamo sia un servizio importante - conclude l’assessore - per proseguire le terapie avviate in precedenza, per informazioni sulle cure in corso o per il monitoraggio dei parametri come pure per una prima valutazione di segni e sintomi”.

L’avviso per l’apertura dell’ambulatorio infermieristico a Pieve Tesino scadrà il prossimo 17 gennaio; l’infermiere avrà come riferimento la postazione di continuità assistenziale della sede di Borgo Valsugana.

Per Baselga di Piné, invece, il comunicato stampa dell’assessore Segnana non specifica come si agirà.

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