Calceranica, tuffo di Natale: una tradizione che si rinnova

Una tradizione che si rinnova. E' quella della famiglia Gremes, che da anni per Natale si ritrova sulle sponde del lago di Caldonazzo, per un tuffo ed una preghiera alla madonnina sommersa.
 
Ieri i fratelli Nicola, Christian, Ugo, Leonardo e Sofia si sono immersi a mezzogiorno: ad accoglierli la temperatura dell'acqua tra i 5 ed i 6 gradi, con molta sospensione e poca visibilità.
 
L'immersione è durata complessivamente 30 minuti, il tempo di raggiungere, dal canneto del Lido di Calceranica, la madonnina ad una profondità di circa 10 metri. Sono state deposte le tre rose di Natale e un nuovo lumino.
 
Il tempo di rivolgere una preghiera alle persone loro care, tutti per mano in cerchio in un abbraccio simbolico alla madonnina, per poi riemergere.
 
Quest'anno i fratelli Gremes hanno avuto il piacere di avere al loro fianco don Nicola, trentino di nascita ma della  Diocesi di Ferrara, anche se operativo a Roma presso il Vaticano. In questi anni si era interessato della storia della madonnina del lago e già l'anno scorso si era ripromesso di partecipare. Si è presentato con tre rose portate da Roma, una gialla, il colore preferito da Maria, una rossa (la passione) ed una bianca (la purezza), che sono state deposte ai piedi della madonnina accanto alle  rose di Natale.
 
Una volta riemersi lo stesso Don Nicola ha benedetto i subacquei e tutti i numerosi famigliari dei Gremes ed amici  presenti in quel momento sulla spiaggia. L'appuntamento è già stato fissato per il 2020 e don Nicola ha promesso che non mancherà. 

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