Una folla di 1.500 persone per l'addio a Daniel Ioriatti: Piné si stringe intorno al figlioletto

di Daniele Ferrari

Una folla immensa, almeno 1.500 persone, ha partecipato questo pomeriggio a Baselga di Piné al funerale di Daniel Ioriatti, il 37enne dipendente della locale Famiglia cooperativa, morto venerdì per un malore mentre stava facendo una ferrata nel gruppo del Sella con il figlio di 11 anni.
I parenti, i colleghi e il paese intero hanno voluto stringersi intorno alla madre Adriana, già provata dalla perdita di una figlia che aveva solo 25 anni, e abbracciare il figlio di Daniel, il piccolo Michel.

Era impossibile entrare nella chiesa parrocchiale di Piné, dove il parroco don Stefano Volani ha celebrato il funerale, tra la commozione degli amici, i coscritti e i bambini della classe prima B, delle medie di Baselga, frequentata da Michel. Il coro parrocchiale ha cantato il Signore delle Cime ed è stata suonata anche una canzone di Cat Stevens che Daniel amava molto.

Tra i tanti che hanno voluto essere presenti c'erano il sindaco di Baselda, Ugo Grisenti, e il presidente della sezione Sat del paese, Mattia Giovannini

l sorriso e la generosità di Daniel si sono spenti per sempre, gettando l’intera comunità di Baselga nel dolore, nella tristezza e in tanti interrogativi (senza risposta) dopo una morte tragica ed inaspettata.

«Daniel lascia un grande vuoto in tutti noi - ha ricordato dopo la tragedia Michele Mattevi direttore della Famiglia Cooperativa Pinetana - Proprio con lui, vista la sua grande professionalità, capacità di dialogo e doti umane, avevamo deciso di rilanciare assieme il nostro punto vendita Nogarè, dopo aver conseguito degli ottimi risultati nel negozio di Montagnaga. Solo sabato scorso il nostro ultimo colloquio personale: avevamo definito i vari dettagli e lui mi aveva confidato tanti progetti futuri per lui e per il piccolo figlio». La figura di Daniel è stata ricordata sabato presso tutti i nove punti vendita della cooperativa di consumo, con una foto, un pensiero di commiato e spegnendo la radiodiffusione e luci in eccesso.
«Per noi amici Daniel era il “maestro” - spiega a nome di tutti gli amici il giovane dentista Federico Dell’Acqua - provato da tante vicende e tristezze nella vita (la malattia del padre, e la morte della sorella Evelin a soli 24 anni), ma sempre capace di rialzarsi e lottare con impegno e determinazione. Siamo cresciuti assieme frequentando il Pub Lions, a pochi metri da casa sua e affrontando tanti viaggi in tutto il mondo raccontati in tante foto, che adornano le pareti della sua casa. Ora aveva trovato una nuova dimensione, dedicandosi con grande passione ed impegno alla cura del figlio Michel, ma per tanti anni noi amici siamo stati la sua vera famiglia».

«Daniel da una settimana era attivo nel negozio di Nogarè dove si era subito ben integrato portando nuovo entusiasmo - spiega anche Jvonne Casagrande, membro del cda della Famiglia Cooperativa - Ho parlato a lungo con lui venerdì, dove ricordava la sua passione per la montagna e la gioia di condividere tante avventure con il figlioletto. Ora ci sembra impossibile che Daniel ci abbia improvvisamente lasciato e come cda della cooperativa ricorderemo la sua figura, testimoniando grande vicinanza alla mamma Adriana e al piccolo Michel».

Sabato, anche il vescovo Lauro Tisi, nella messa per i morti ha ricordato Daniel nel corso della celebrazione.

(Foto Daniele Ferrari)

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