San Martino-Rolle: sono "spariti" i soldi per il collegamento

di Manuela Crepaz

Sono “spariti” 9 milioni e mezzo che la precedente giunta provinciale aveva previsto di poter utilizzare per la realizzazione del collegamento funiviario San Martino-Passo Rolle. Morale: «per quest’opera il finanziamento è a zero», come ha riferito l’assessore al turismo Roberto Failoni, rispondendo ad un question time del consigliere Michele Dallapiccola.

Ma come, il collegamento non doveva essere ormai una certezza? Riavvolgiamo il nastro. Michele Dallapiccola è l’ex assessore che aveva seguito l’iter del protocollo siglato nel 2015 e l’addendum del 2018 tra i vari attori pubblici e privati del territorio consistenti nell’ammodernamento dell’impianto di innevamento con la realizzazione del bacino in area Ces, la sostituzione di due vetuste seggiovie con la Colbricon Express inaugurata nel dicembre 2018 e il collegamento funiviario tra la zona sciistica di San Martino ed il Passo Rolle per rilanciare sciisticamente e turisticamente l’area. È stato anche colui che aveva redatto il piano finanziario nel quale i 9 milioni e mezzo giacevano su un fondo di riserva e che potevano essere utilizzati eventualmente per le cabinovie Bellaria-Nasse-Fosse di Sopra e Fosse di Sopra-Passo Rolle e della pista da sci Panoramica.

Dallapiccola ha spiegato così il suo intervento: «È molto tempo che non si parla del collegamento ed è importante in questo avvio di stagione invernale dare uno stimolo agli imprenditori della zona e capire a che punto sta il progetto di realizzazione e cosa ci possiamo attendere dall’operatività di questa giunta».
Failoni ha allora spiegato: «Trentino Sviluppo Spa su indicazione della giunta ha predisposto lo studio di impatto ambientale. La Provincia ha iniziato l’iter per il rilascio della valutazione di impatto ambientale. Per quanto riguarda il finanziamento dell’opera, il relativo stanziamento sarà previsto nel nuovo piano triennale 2020-2022».

E ha aggiunto: «Sarà una delle grandi opere per i prossimi anni. È chiaro che ci sono alcuni passaggi fondamentali, c’è lo studio per trovare la soluzione tra ambiente e impianti e quindi massimo impegno da parte nostra per portare a compimento l’iter progettuale ma soprattutto per trovare poi quel finanziamento completo perché come sapete benissimo per quest’opera il finanziamento è a zero, quindi sta a questa giunta provinciale trovarlo però la volontà è portarla a compimento prima della fine della legislatura».
Doccia fredda per Dallapiccola: «Failoni si è riferito al sottoscritto affermando che io sapessi che non ci sono finanziamenti. Sono colui che ha redatto il precedente piano finanziario nel quale 9 milioni e mezzo giacevano su un fondo di riserva e che potevano essere utilizzati eventualmente per il collegamento. Di fatto, si è deciso altrimenti. Ovviamente non ci sono risposte né di tempistica, né di modalità di finanziamento e dunque agli imprenditori della zona da questa risposta pur apprezzando la buona volontà e l’impegno per quanto riguarda i prossimi step che sono solo di natura formale, non è data nessuna certezza». Quali invece gli prossimi passi di Dallapiccola? «Rinnovare una forma di dialogo con l’assessore in giunta nella prossima primavera quando sicuramente tutto sarà un po’ più chiaro e magari agli imprenditori del posto potremo dare qualche certezza in più».

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