Triste addio al pompiere Roberto Bonvecchio 47 anni, di Bosentino

A portarselo via, è stata una malattia che nel giro di una manciata di giorni non gli ha lasciato scampo: Roberto Bonvecchio, quarantasettenne di Bosentino, si è spento ieri, ad appena una decina di giorni dal malore che l’aveva colpito, consentendo ai medici di scoprire il tumore contro il quale purtroppo non hanno potuto fare nulla.
«È stato strappato alla vita», hanno ricordato con immenso dolore i familiari ricordandolo. A piangerlo, con loro, non c’è solo la comunità di Bosentino ma l’intero altopiano della Vigolana. Tra le anime della pro loco, da dieci anni membro del corpo dei vigili del fuoco volontari, Roberto era il ritratto perfetto della persona che vive appieno la propria comunità mettendosi sempre a disposizione, in occasioni liete e festose così come di fronte alle emergenze.
Sempre pronto a rimboccarsi le maniche, non solo in paese: «Aveva preso parte agli interventi in Abruzzo dopo il terremoto del 2009, in Emilia Romagna dopo l’emergenza neve della Valmarecchia nel 2012», ha ricordato commosso Enrico Ianeselli, comandante dei vigili del fuoco volontari di Bosentino. Roberto Bonvecchio era entrato a far parte del corpo nel 2009, rivestendo negli anni anche l’incarico di magazziniere.
«Era davvero una persona sempre pronta a darsi da fare, per tutti, senza riserve», le parole dell’ex sindaco del Comune dell’Altopiano della Vigolana David Perazzoli.
Il quarantasettenne, che lavorava alla Mav, azienda meccanica di Bosentino, verrà salutato da familiari, amici e dalle tante persone che lo conoscevano e apprezzavano domani pomeriggio, alle 16 nella chiesa parrocchiale di Bosentino, dove questa sera alle 20 verrà recitato il rosario. Lascia la moglie Roberta, la mamma Rosana e le sorelle Franca e Michela.

Bonvecchio è stato ricordato anche dall'Admo del Trentino, l'associazione donatori di midollo osseo. “Ci lascia una persona dal cuore grande, resta un grandissimo vuoto”. ADMO Trentino si unisce al dolore per la perdita di Roberto Bonvecchio, il quarantasettenne di Bosentino prematuramente scomparso a causa di un male incurabile. “Roberto era stato uno dei primi a credere nella donazione di midollo osseo in Trentino”, ricorda la presidente di ADMO Trentino Ivana Lorenzini. In moltissimi casi, la donazione di midollo osseo rappresenta l’ultima speranza di vita per i malati di leucemie e malattie oncoematologiche.

“Giovanissimo, Roberto era entrato nel registro sottoponendosi al prelievo di sangue. Alcuni anni dopo, era stato contattato per una possibile compatibilità fino ad arrivare all’ultimo passo, la donazione effettiva di midollo osseo”. “Non solo – continua la presidente Lorenzini -. Roberto ha sempre sostenuto fortemente ADMO Trentino in veste di volontario. In prima linea nelle campagne di raccolta fondi come Un panettone per la vita, ha scelto di coinvolgere anche l’azienda in cui lavorava, la Mav di Bosentino”.

L’azienda meccanica dell’Altopiano della Vigolana sosteneva ADMO Trentino ordinando le cassette natalizie proposte durante la campagna di raccolta fondi Un panettone per la vita. Attraverso la campagna natalizia, l’associazione raccoglie i fondi per una borsa di studio per un biologo del Laboratorio Hla e Centro trasfusionale dell’ospedale Santa Chiara di Trento e l’acquisto degli onerosi kit di tipizzazione, che consentono di incrementare il numero degli iscritti nel registro dei donatori di midollo osseo nazionale e di aumentare le speranze di vita.

Il direttivo di ADMO Trentino, le dipendenti e i volontari sono vicini alla famiglia e agli amici di Roberto. «Buon viaggio, Roberto».

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